Una giornata di confronto, studio e formazione sui sistemi di welfare per le persone con gravi disabilità intellettive. Giovedì 13 aprile, a partire dalle 8.45, l’auditorium “Pieraccini” dell’ospedale San Donato ospiterà il convegno “NOE - No One Excluded” che metterà a confronto le esperienze di relatori dall’Italia e dall’estero per approfondire le più recenti evoluzioni nei modelli di intervento orientati a diritti e bisogni di persone in condizioni di complessità fisica e psicopatologica.
Questa giornata, promossa dall’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi con i patrocini di Comune di Arezzo e SIDiN - Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo, farà affidamento sulle parole di ricercatori, docenti, medici, psicologi, familiari, persone con disabilità e rappresentanti delle istituzioni che tratteranno specifiche tematiche sui contesti di cura, dell’abitare e dell’inclusione sociale, cercando di riflettere anche sui sistemi più favorevoli e appropriati per la costruzione del Progetto di Vita con l’obiettivo di non far sentire “nessuno escluso”. «Per prima cosa un ringraziamento agli organizzatori del convegno, che porterà spunti di riflessione preziosi su temi importanti come quelli delle disabilità intellettive e dei servizi di welfare dedicati - dichiara Serena Spinelli, assessora regionale alle politiche sociali e per l’integrazione sociosanitaria. - In particolare, come Regione Toscana, ci troviamo in sintonia con un punto centrale nei lavori della giornata, ovvero la centralità del Progetto di Vita e l’obiettivo di tenere insieme bisogni e diritti, l’assistenza e la cura necessarie con l’autodeterminazione, le aspirazioni, i desideri. In sintesi, la centralità della persona, intorno alla quale deve essere organizzato il sistema dei servizi sociosanitari, in stretta sinergia con le realtà attive sui territori e gli operatori del settore».
La prima fase dei lavori sarà moderata dal dottor Corrado Cappa (direttore della Psichiatria di Collegamento e Inclusione Sociale della Ausl Piacenza) e proporrà focus relativi alla vulnerabilità complessa, agli interventi riabilitativi specialisti nelle disabilità multiple, ai desideri delle famiglie, all’abitare delle persone con disabilità, alle prospettive internazionali sulla residenzialità e alle sperimentazioni housing per bisogni di sostegno elevati. A parlarne saranno il dottor Marco Bertelli (presidente della SIDiN - Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo), la dottoressa Patrizia Ceccarani (direttrice dell’Area Tecnico-Scientifica della Lega del Filo d’Oro), il dottor Marco Lombardi (ricercatore dell’Università di Gent in Belgio), il dottor Roberto Franchini (responsabile dell’Area Strategica del centro Don Orione) e i dottori Fabrizio Giorgeschi e Mirko Dai Prà dell’Istituto di Agazzi. La mattinata sarà arricchita anche da una breve testimonianza di Edjol Halimi, rappresentante delle persone con disabilità. “NOE” proseguirà poi nel pomeriggio con il coordinamento del dottor Roberto Cavagnola (psicologo dirigente della Fondazione Sospiro) e, tra le tematiche, saranno previste la scala dell’esercizio delle opportunità, il diritto al gioco e allo sport, le esperienze di co-progettazione sociale, il Progetto di Vita e il budget di salute nel contesto italiano, la comunicazione nelle persone con disabilità gravi e multiple, le attività multisensoriali Snoezelen e la protesizzazione visiva negli ambienti di vita. I relatori ad alternarsi su questi ambiti saranno la dottoressa Maria Luisa Scattoni (coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Autismo per l’Istituto Superiore di Sanità), la dottoressa Claretta Ziliani e il dottor Giovanni Michelini (rispettivamente coordinatrice e psicometrista della Fondazione Sospiro), la dottoressa Laura Berteotti (psicologa Pyramid Educational Consultant Italia e consulente Coop Universiis), il dottor Paolo Lucattini (dottore di ricerca dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”), la dottoressa Claudia Del Tongo (presidente di All Stars Arezzo Onlus) e la dottoressa Valentina Albiani dell’Istituto di Agazzi. «Ringrazio l’Istituto di Agazzi per il lavoro di cura e anche di approfondimento scientifico sul tema della disabilità intellettiva che, insieme al tema della terza età, rappresenta la nuova frontiera delle politiche sociosanitarie - commenta il vicesindaco Lucia Tanti. - Il Comune di Arezzo è disponibile a partecipare, mettendoci del proprio, a modelli sperimentali profondamente innovativi che partano dal presupposto che queste problematiche debbano essere considerate parte integrante di una risposta di comunità che non si esaurisce nella sola dimensione sanitaria. Per raggiungere questo obiettivo è necessaria una spinta culturale e di consapevolezza diffusa che cambi la prospettiva di fondo, iniziando a coniugare la disabilità con altre parole chiave: lavoro, istruzione, tempo libero, certezza alle famiglie rispetto al presente e al futuro. Su questa prospettiva, il Comune di Arezzo sta utilizzando con profitto lo strumento della Fondazione Arezzo Comunità».