Sono attualmente disponibili i nuovi risultati di scrittura che portano la firma di Anna Laura Longo. È stato infatti pubblicato da Campanotto editore il volume di poesie intitolato Declinazioni del timbro. Una scrittura analitica e densa si dispiega attraverso due blocchi ben differenziati che vanno a plasmare una raccolta ricca di stimoli, in cui vengono sensibilmente indagati il tempo, lo spazio, l'umanità, il sogno. Le pagine restituiscono tracce di ingegnosità in un contesto di piena libertà compositiva: un carico di sorprese con svincoli per i sentieri della mente e anche dell'animo. Viene confermata l'elegante complessità già inseguita nei precedenti lavori , ma nello stesso tempo risulta attivata una nuova e convincente abilità nel trattamento della parola, dall'autrice definita “ malleabile e scabra”.
Circa settanta pagine in cui prevalgono dinamiche trasversali e dove vengono messe in campo delle deviazioni poetiche che conquistano per maturità stilistica, per scioltezza sperimentale e per capacità immaginativa. Ci si muove attraverso la costruzione di intriganti squarci visivi, grazie anche all''unione tra aspetti concettuali e calibrate indagini interiori. Si rendono sempre piú espliciti gli agganci con l'arte e con la musica di ricerca di cui Anna Laura Longo va restituendo a tutti gli effetti delle instancabili elaborazioni, operando in territori multipli, dal sapore stilizzato e intenso al contempo. Sullo sfondo continua ad agire una sorta di poetica dello slittamento, di cui l'autrice è fautrice sin dagli esordi.
Declinazioni del timbro comprende una sezione finale intitolata Corollari intrepidi, che raccoglie otto testi definiti Scritture ritmiche consequenziali, in cui vengono indagate le qualità dinamiche della parola. Già nelle precedenti raccolte e attraverso varie interviste radiofoniche Longo aveva infatti iniziato a parlare di una " poesia cinetica" e di una particolare prossimità con le ricerche delle arti visive. Rientra in questo discorso l'importanza affidata al dosaggio ritmico, grazie a cui viene a crearsi un innesto tra musicalità interna e immaginazione.
Vale la pena avventurarsi nella lettura e restare avvinti dalla forza e dalla
flessibilità delle immagini, ma anche dall'esuberanza nelle abitudini associative.
Il tutto è costantemente circondato da un tocco febbrile e magico, di
cui l'autrice può considerarsi una portatrice agile. Un tocco che rende il
flusso poetico coraggiosamente spiralico, come del resto già si annunciava nel
libro di esordio. Ne scriveva infatti Mario Lunetta nella prefazione a Plasma /Sottomultipli del tema "Ricordo'"(Fermenti), definito a suo tempo un "libro-sistema, capace quasi infallibilmente di sorprendere, per suggestione
critica, le attese di chi legge".
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