Una giornata di studio su diritti, bisogni e esperienze nelle disabilità intellettive in condizioni di complessità. Giovedì 13 aprile, dalle 8.45 alle 17.30, l’auditorium “Pieraccini” dell’ospedale San Donato ospiterà il convegno “NOE - No One Excluded” che farà affidamento sulle relazioni di esperti nell’ambito delle disabilità intellettive provenienti dall’Italia e dall’estero per un confronto sui più evoluti modelli in ambito di percorsi terapeutici, affermazione dei diritti e inclusione sociale. L’appuntamento è stato promosso dall’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi con i patrocini di Comune di Arezzo e SIDiN - Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo per una formazione e un approfondimento sui sistemi di welfare più favorevoli per garantire le migliori condizioni di qualità di vita alle persone in situazioni di complessità fisica e mentale.
Per aprire i lavori di “NOE - No One Excluded” sono stati invitati l’assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini, la vicesindaco Lucia Tanti e il vescovo Andrea Migliavacca, oltre al dottor Giorgio Apazzi (direttore sanitario dell’Istituto di Agazzi) e al dottor Evaristo Giglio (direttore del distretto socio-sanitario Zona Aretina). Il convegno sarà aperto da una breve testimonianza di un rappresentante delle persone con disabilità, Edjol Halimi, poi lo sguardo verrà allargato verso i modelli esteri con “Prospettive internazionali sulla diversità” a cura del dottor Marco Lombardi dall’Università di Gent in Belgio. I vari ambiti del Progetto di Vita e dei percorsi per le persone con gravi disabilità saranno poi trattati dalle parole di ricercatori e dirigenti dell’Osservatorio Nazionale Autismo per l’Istituto Superiore Sanità, della Lega del Filo d’Oro, del SIDiN e del Centro Nazionale Autismo della Fondazione Sospiro, andando così a configurare una preziosa occasione di confronto tra alcuni dei massimi esperti del panorama italiano. «La concezione culturale collegata allo specifico ambito della disabilità è in continua evoluzione - spiega il dottor Fabrizio Giorgeschi, psicologo dell’Istituto di Agazzi e promotore del convegno, - e di conseguenza la volontà è di stimolare uno scambio di buone pratiche e di evidenze scientifiche con l’obiettivo di non lasciare “nessun escluso” in termini di affermazione dei diritti, di inclusione sociale e di autodeterminazione. L’intenzione è di dar vita, in questa giornata, a un bel laboratorio di idee e di formazione tra ricercatori, docenti, medici, psicologi, familiari, persone con disabilità e rappresentanti delle istituzioni che permetta di migliorare la qualità dei servizi e dei percorsi di welfare».