Al Teatro Bracco di Napoli Francesco Procopio porterà in scena con Enzo Casertano, per la regia di Roberto D’Alessandro, un testo che riprende la commedia del cavaliere De Filippo, introducendo nel finale un’altra sua perla come “Don Raffaele 'o trombone". Il regista D’Alessandro così presenta la commedia: «Far divertire, far ridere, così, sul niente. Senza volgarità. Un teatro di evasione di cui si sente estremo bisogno in questo periodo storico. E qui abbiamo - continua il regista - contaminato l’atto unico di Peppino con un altro suo atto unico, come “Don Raffaele ‘o trombone”. Ed abbiamo lasciato come scritto nell’intestazione “ai tempi nostri”». La farsa di Peppino De Filippo sarà in scena da giovedì 30 marzo a domenica 2 aprile nella storica sala della Pignasecca diretta da Caterina De Santis. Sul palco anche Giuseppe Cantore, Loredana Piedimonte e Geremia Longobardo. Semplice e divertente la trama: due fratelli artisti, squattrinati tanto da patire la fame, dormono nello stesso letto, in uno scantinato. Non riescono a pagare l'affitto al proprietario della casa. Gli capita una commessa per realizzare un musical, credono che il committente dia loro una caparra cosa che poi si rivelerà non vera. Il tentativo è quello di innovare la tradizione, proponendo un adattamento che si rifà alla commedia dell'arte, con lazzi, gags e giochi comici tirati fino all'inverosimile. Il testo dà spazio a quello che viene chiamato teatro d'esecuzione, nel senso che occorre grande capacità attoriale, tempi comici, grande senso del ritmo, affiatamento in scena. L’obiettivo è la risata, ridere di tutto, anche della fame. Una risata che esorcizza tutto, persino la morte. In questo pretesto drammaturgico entra in gioco la tradizione del teatro Napoletano, quello di fine ottocento inizio novecento.
Spettacoli giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 19,30 e domenica ore 18,30.
Per info www.teatrobracco.it
Harry di Prisco