Il
mercato della libera professione offre una varietà di idee e per coloro che
cercano la libertà finanziaria e soprattutto un’alternativa alla profonda crisi
del “posto fisso”. Certo, si può sperare di ottenerlo ma la tendenza della pubblica
amministrazione è volta a pubblicare sempre meno bandi per l’assunzione di
lavoratori nel pubblico anche per via dello sviluppo della gestione
burocratica, attraverso l’uso informatico.
Il
mercato del lavoro nel privato a sua volta è sottoposto a una forte pressione
fiscale su lavoro. Basti pensare che il cuneo fiscale (il cuneo fiscale è la differenza tra quanto un dipendente
costa all'azienda e quanto il dipendente incassa, in netto, in busta paga) e
contributivo ammonta al 46,5%, ciò significa che a fronte di un lordo di 1.900
euro il lavoratore percepirà uno stipendio pari a 1.016,50
euro.
Di
conseguenza, il mercato del lavoro privato è oramai totalmente indirizzato
verso le contrattazioni di lavoro atipiche che sono caratterizzate da maggiore
flessibilità del lavoro. Quei contratti di lavoro non abituali, diversi dai
tradizionali contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato e dalle forme
di lavoro autonomo. Il mercato del lavoro italiano ha assistito ad una radicale
trasformazione verso la fine degli anni ’90, con l’introduzione delle forme di
lavoro atipico. In particolar modo, una normativa quadro di riferimento in
materia viene introdotta dal legislatore con la legge del 14 febbraio 2003 che
introduce sul mercato del lavoro italiano le forme dei contratti di lavoro non
standard (lavoro atipico) regolamentandone le modalità di attuazione. Queste
tipologie contrattuali sono caratterizzate da una maggiore flessibilità del
lavoro, in risposta alle variazioni della produzione. Esempi di tipologie
contrattuali atipiche e flessibili sono il lavoro in somministrazione tramite
Agenzia di Lavoro, detto appunto temporaneo (ex lavoro interinale), il rapporto
di collaborazione, l’associazione in partecipazione, il lavoro accessorio
mediante buoni-lavoro (voucher e solo in alcuni settori), il lavoro a chiamata.
Per
ovvie ragioni, non esiste più una certezza o sicurezza di un lavoro di lunga
durata per le ragioni succitate. In aggiunta vi è la forte concorrenza di
tantissime persone disoccupate che seguono perlopiù la chimera di un posto da
dipendente a contratto indeterminato. La ricerca in tal senso, diventa
estenuante, piena di ostacoli, di fallimenti proprio per la ricerca di un posto
di lavoro che possa garantire il futuro, opportunità probabilmente realizzabile
in caso di Aziende “ricche e famose” dove l’asticella del livello di competenze
richieste è posto molto in alto e probabilmente anche la nostra vita (affetti,
residenza, abitudini) ne subisce forti variazioni.
Insomma,
fino a pochi anni fa, l'instabilità era l'eccezione del lavoro a tempo
indeterminato oggi è la norma. La situazione oggi è completamente ribaltata. I
lavoratori sono sempre più instabili e i lavoratori con contratti a lungo
termine sono specie rare e chiaramente a rischio di estinzione. Oggi
l'insicurezza è stata considerata come un fatto normale, il che è indubbiamente
sgradevole. Da aggiungere quale elemento cruciale, gli effetti della
globalizzazione. Il lavoro ha un costo e se un imprenditore può ottenere la
stessa manodopera a un costo molto inferiore, cosa possibile in un mondo
globalizzato che abbatte le barriere del mercato, lo farà sicuramente senza
esitazione.
Ma
non è tutto …
Con
lo sviluppo della tecnologia, il mondo del lavoro ha subito un ulteriore danno.
Proviamo ad immaginare un prossimo futuro (nemmeno tanto futuro) in cui
l'intelligenza artificiale sostituirà il lavoro svolto dagli esseri umani in
molti campi professionali. In passato eravamo abituati a sostituire le persone
con macchine per i compiti più ripetitivi, ma ora, con la comparsa di sempre
più macchine nel mondo del lavoro, la situazione è molto diversa.
Il
progresso tecnologico, quindi, rischierà di ridurre ulteriormente le
opportunità di lavoro, anche se solo diversi tipi di occupazione. Il settore
dei servizi alla persona ad esempio, non avrà la stessa sorte dei lavori dove
imperversa la tecnologia.
Quindi
quale potrebbe essere la soluzione?
L'alternativa
alle problematiche succitate è da ricercarsi nell'investimento su te stesso.
Abbracciare il nuovo che arriva e non rimanere “ancorato” a vecchi cliché di
posizioni lavorative anacronistiche e quindi non più al passo dei tempi.
A
seguito della comparsa di Internet, sono avvenuti molti cambiamenti e molte
persone stanno cominciando a considerare alcune opportunità di lavoro che in
passato erano inimmaginabili. Queste opportunità sono reali e specifiche grazie
ad Internet che fornisce uno strumento per proporre servizi alle persone,
globalmente.
Altra
opportunità arriva dal settore turistico-alberghiero.
Non
vi è settore economico che possa offrire maggiori opportunità di lavoro e
business per tutti coloro che mostrano dedizione, ricerca di una formazione
costante e pronti ai continui cambiamenti che il mercato turistico impone.
In
contropartita vi è l’opportunità di un lavoro in un ambiente gradevole e
dinamico, dove si assiste in misura crescente a
soluzioni di flessibilità, operatività da remoto, contratti brevi e lavoro
freelance. La formazione costante diventa dunque un “plus” anche per le
peculiarità del settore turistico in continuo cambiamento e quindi bisognoso di
lavoratori continuamente istruiti e ricercarti sul mercato del lavoro.
Vorrei
ribadire, laddove ce ne fosse ancora bisogno che, il Turismo è l'unico settore
per il Paese, in continuo incremento. Anche con i dati negativi della calamità
pandemica appena superata, si assiste a una rapida risalita e a risultati
superiori al periodo pre-covid (dove già era avvenuto un importante aumento
delle presenze turistiche).
Il
Turismo è un bene irrinunciabile! È un bisogno diventato primario anche in
virtù della condizione psicologica della gente che vuole scrollarsi di dosso,
la clausura al quale per un lungo periodo è stata costretta a subire e questo
permette di creare un numero importante di opportunità di lavoro nel comparto.
Mino
Reganato
Fonte notizia
www.htmg.it blog index.php come-cambia-il-mercato-del-lavoro--le-nuove-opportunita--