FIRENZE - Da venerdì 3 marzo il palco del Teatro di Cestello ospiterà per due fine settimana, fino a domenica 12 (repliche feriali ore 20,45 - domenica ore 16,45) una pietra miliare della commedia fiorentina classica, anche se tra le meno rappresentate: "Le sue prigioni" di Augusto Novelli. L'opera debuttò nel settembre 1917 al Teatro Olimpia di Milano, a testimonianza di quanto la drammaturgia di Novelli non fosse affatto, già all'epoca, un fenomeno regionale. L'intreccio risente molto degli echi patriottici di quegli anni. L'Italia era infatti in piena prima guerra mondiale, i suoi figli più giovani partivano per il fronte e nell'opera ci sono tutti gli echi di quel momento, pur espressi in un tessuto di ironia, anche aperta comicità, atto a “sdrammatizzare” il clima e rinforzare lo spirito degli spettatori. Passano i decenni e anche oggi il mondo vive rombi di cannone e minacce ancora più spaventose, e ancora una volta il teatro cerca di offrire, come può, il suo ristoro. In questa commedia si racconta l'indole giovanile e ribelle di Vera, che dopo aver tentato la fuga da casa, figlia di una famiglia borghese fiorentina, per raggiungere il suo spasimante al fronte, viene spedita a scontare una sorta di esilio dall'austero, almeno così si illudono che sia i genitori di lei, zio prete, nel contado, dove l'uomo vive assistito in canonica da una sorella bigotta, rimasta “signorina”. Ora si dà il caso che tanto severo il priore in fondo in fondo non sia e che accanto alla chiesetta vi sia una villa requisita e adibita a ospedale militare, dove, per l'appunto, è ricoverato l'innamorato della nostra coraggiosa ragazza. Il direttore sanitario d'altro canto è un amico di vecchia data di entrambi e così riuscirà a tenere costantemente informata Vera sulle condizioni del giovane, ma per giustificare le frequenti incursioni dell'ufficiale medico in canonica, senza destare sospetti nella rigida perpetua, si farà credere che le visite siano indirizzate a quest'ultima, che di conseguenza inizierà a sperare di riscattarsi dalla condizione di zitella! La regia dello spettacolo è firmata da Iacopo Biagioni, in scena: Chiara Collacchioni, Maurizio Bartoli, Silvia Santini, Antonio Timpano, Raffaele Totaro,Claudia Del Fante,Leonardo Previero, Prenotazioni: 055.294609, oppure 3922669655 anche tramite WhatsApp.
Fonte notizia
www.teatrocestello.it le-sue-prigioni