Una serata per approfondire le problematiche del mondo del lavoro e per condividere possibili soluzioni per un lavoro capace di assicurare un’esistenza dignitosa. L’appuntamento, promosso dalle Acli di Arezzo, è fissato per le 21.00 di venerdì 16 settembre alla libreria La Feltrinelli che ospiterà un momento di confronto e di dibattito su diverse tematiche di stretta attualità con l’obiettivo di stilare un documento di proposte concrete da consegnare ai candidati del territorio aretino alle prossime elezioni politiche. Questo incontro farà affidamento sulla presenza di Stefano Tassinari, vicepresidente nazionale delle Acli con delega al lavoro, che illustrerà i risultati di alcuni studi condotti dall’associazione e condividerà i contenuti del documento “Pace, lavoro e dignità” presentato lo scorso Primo Maggio.
L’incontro, dal titolo “Lavoro e dignità”, prenderà il via dalla condivisione di alcune criticità emerse da un’indagine sulle dichiarazioni dei redditi del Caf Acli (circa un milione nel solo 2020) da cui è emerso che, nell’attuale scenario, anche coloro con un lavoro più stabile e continuativo faticano a trovare quell’esistenza “libera e dignitosa” prevista dalla Costituzione. I lavoratori tra 30 e 39 anni sono coloro maggiormente in difficoltà, con una situazione che frena il generale sviluppo della società dal momento che si tratta di una fascia d’età fondamentale per creare una nuova famiglia, avere figli, acquistare casa o cominciare un programma di previdenza integrativa.
Le proposte delle Acli trovano il loro perno nella convinzione che sia fondamentale istituire un salario minimo vincolante per tutti i contratti collettivi maggiormente rappresentativi, rinnovare e adeguare i contratti collettivi scaduti, aumentare i controlli sul lavoro nero, contrastare il part-time involontario e rafforzare la rappresentanza e la partecipazione dei lavoratori nelle aziende per prevenire fenomeni di sfruttamento e lavoro povero. «La dignità del lavoro è un tema particolarmente caro alle Acli - spiega il presidente provinciale Luigi Scatizzi. - Un lavoro sottopagato, irregolare e non sicuro, infatti, non impoverisce la singola persona ma danneggia l’intera società, dunque è importante trovare soluzioni che sono oggi ancora più urgenti alla luce dei recenti aumenti dei costi della quotidianità. Il confronto con il nostro vicepresidente nazionale Tassinari permetterà di acquisire maggior consapevolezza su queste delicate tematiche e di condividere strategie affinché il lavoro possa tornare a dare un reale futuro ai singoli, alle comunità e al Paese».