Milano, giugno 2022 – Fino all’introduzione del decreto 73/2021, altrimenti noto come Sostegni-bis, per avviare il recupero dell’IVA sui crediti insoluti era necessario attendere l’esito infruttuoso della procedura concorsuale nei confronti del debitore. Il nuovo decreto introduce invece importanti novità: da ora in poi sarà di fatto possibile decidere di intervenire sull’IVA già versata dal momento in cui la procedura concorsuale viene avviata, senza attenderne necessariamente la conclusione.
Ciò significa che in caso di mancato incasso, totale o parziale, per dare il via alla rettifica dell’IVA si può fare riferimento alla data:
- della sentenza di fallimento;
- del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa;
- del decreto di ammissione al concordato preventivo;
- del decreto di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.
La possibilità di emettere la nota di variazione e detrarre l’IVA non incassata non è subordinata alla partecipazione del creditore al concorso.
Una volta emessa la nota di variazione in diminuzione, se il debitore dovesse infine risolversi a saldare il debito, anche solo in parte, il creditore è tenuto a emettere una nuova nota di variazione in aumento. Per l’emissione delle note di credito IVA resta valido il termine di un anno, come da DPR 633/1972 e secondo le indicazioni fornite in merito dall’Agenzia dell’Entrate.
Avvalersi della possibilità offerta dal decreto Sostegni-bis o scegliere di attendere comunque la conclusione della procedura concorsuale resta a discrezione del creditore. Quanto descritto è applicabile a tutte le procedure concorsuali avviate a partire dal 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del provvedimento.
A fine dicembre 2021 una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha fornito esempi e delucidazioni sulla novità introdotta e sulle diverse casistiche di applicazione.
Nell’intento di evitare situazioni creditizie complesse da gestire, nonché di dover anticipare per poi recuperare oneri fiscali su importi non corrisposti, è consigliabile farsi affiancare da esperti del settore, come gli specialisti di Credit Group Italia, società leader che si occupa di Gestione e Recupero del Credito, Business Information e Tutela Legale. In questo modo, è possibile valutare preventivamente la posizione economica e finanziaria di potenziali clienti attraverso un’indagine patrimoniale che rilevi anche eventuali casi pregressi di inadempienza.
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