Scrivere è un’arte. Non è facile trasferire un’idea rendendola dinamica e scorrevole a chi legge. Uno scritto piatto e monotono, interrompe il lettore a metà perché lo demotiva a proseguire. E quindi ogni scritto ha bisogno della sua ispirazione. Ho scritto per diversi anni su giornali locali. Poi, appena conseguito il tesserino di giornalista pubblicista, in coincidenza con il mio mezzo secolo, mi sono regalata un blog, “
Il blog di Giò” appunto. Curo argomenti socio culturali, ambientali e inerenti al mondo della scuola, ma prediligo la cronaca. Anzi, mi piace arricchire la cronaca di impressioni personali e privarla di sterili narrazioni.
Sono tante le tematiche che hanno costellato pezzi della mia vita. La tematica sanitaria è il mio più grande dolore, fortemente connessa a quella ambientale. Scrivo con tanto pathos perché la malasanità mi ha strappato mia madre a soli 66 anni. L’anno successivo ho perso anche mia sorella. Aveva 43 anni e anche lei è morta di cancro. Loro sono due delle tante vittime della “Terra dei Fuochi e dei Veleni”. Uno stato spesso assente e colluso ha consentito alla camorra di toglierci tutto ciò che la natura ci ha offerto con generosità e senza sconti, fin dalla notte dei tempi. L’aria, l’acqua e la terra. Gli elementi dell’equilibrio vitale perfetto, capovolti dalla corruzione e dalla sete di potere.
Fonte notizia
www.ilblogdigio.it