Diastasi Addominale
Diastasi Addominale Trattamento conservativo e trattamento chirurgico Clinica Villa Rizzo a Siracusa
Diastasi Addominale nella donaa post gravidanza
La comparsa di una Diastasi Addominale nella donna che ha appena partorito è una condizione abbastanza diffusa, soprattutto se il parto è avvenuto con taglio cesareo.
Nel corso della gravidanza, infatti, in modo del tutto naturale per far spazio al feto si ha l'allontanamento dei muscoli addominali retti, ovvero dei due muscoli che percorrono il centro dell'addome dallo sterno al pube.
I muscoli retti dovrebbero tornare nella loro sede originale dopo il parto in un tempo variabile da donna a donna. Alle volte però questo non succede e l'addome rimane rilassato anche molto tempo dopo il parto e la "pancetta" non diminuisce nè con la dieta nè con l'esercizio fisico classico.
Alcuni fattori possono infatti influire sulla probabilità di comparsa di una Diastasi Addominale nella donna post parto:
- tonicità muscolare anche pre gravidanza
- peso acquisito durante la gestazione
In questo caso è utile che la donna faccia una visita specialistica per valutare la presenza di una diastasi addominale. COME SI VALUTA LA GRAVITÀ DELLA DIASTASI DEI RETTI ADDOMINALI NELLE DONNE?
La Diastasi Addominale nella donna può presentarsi in 4 diversi stadi:
Primo stadio: L'allontanamento dei muscoli retti addominali è minimo, sotto i 2 centimetri. In questo caso la diastasi crea solo un problema estetico che nella maggioranza dei casi è risolvibile con ginnastiche mirate per contenere la situazione. In pratica si va a lavorare sugli addominali obliqui e trasversi rafforzandoli senza sollecitare i muscoli retti (altrimenti si avrebbe un peggioramento)
Secondo stadio: L'allontanamento dei muscoli retti addominali ha fatto cedere la linea alba (la lamina fibrosa che li tiene uniti) e quindi dallo spazio libero potrebbero fuoriuscire delle ernie addominali. Il problema estetico è ancora più accentuato, ma si inizia ad avere anche un problema clinico con un'ernia che può dare dolore e che deve essere trattata.
Terzo stadio: L'allontanamento dei muscoli retti addominali ancora più accentuato, generalmente nella parte dall'ombelico al pube, e la possibilità quindi di ernie di dimensioni ancora maggiori si evidenzia con una pancia cadente e con molte smagliature. Le donne con questo tipo di diastasi addominale tendono a compensare il peso incurvando le spalle in avanti e, sul lungo periodo, possono avere ripercussioni sulla colonna vertebrale.
Quarto stadio: Lo spazio accentuato si espande anche nella regione da ombelico e sterno e nelle donne molto magre è perfino possibile intravedere i visceri al di sotto della pelle.
QUALE TIPOLOGIA DI INTERVENTO È CONSIGLIATO PER DONNE CON DIASTASI ADDOMINALE?
Non c'è un'unica tipologia di intervento, ma la strategia deve essere calibrata in base alla situazione della paziente e al risultato estetico che desidera ottenere.
Per Diastasi Addominale al secondo stadio l'intervento chirurgico non è urgente e spesso orientato soprattutto a un miglioramento estetico. Si procede quindi al riavvicinamento dei muscoli retti con metodo laparobotico o laparoendoscopico a seconda dei casi. In presenza di ernie ombelicali o addominali l'intervento diviene consigliato per la loro riparazione.
In presenza di diastasi addominali al terzo e al quarto stadio la strategia di riparazione è più complessa e solo l’associazione con una addominoplastica può portare a un risultato estetico di "pancia piatta".
Esercizio fisico adeguato e dieta sana saranno successivamente indispensabili per il mantenimento dei risultati raggiunti.
Fonte notizia
www.villarizzo.it