Italia 76^ Festa della Repubblica. Le cerimonie di Roma e Brusciano.
(Scritto da Antonio Castaldo)
Dopo due anni di interruzione a causa della Pandemia Covid-19 l’Italia tutta, dalla sua capitale al più piccolo comune, come a Brusciano, con circa 16.000 abitanti, nella Città Metropolitana di Napoli, si è ritrovata nelle celebrazioni per il 76esimo Anniversario della Repubblica. A Roma presso l’Altare della Patria dove la giornata ha avuto inizio con la solenne Alzabandiera, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha reso omaggio al Milite ignoto, le Frecce Tricolori hanno dipinto di bianco, rosso e verde il cielo della capitale, infine c’è stata la Sfilata Militare in via dei Fori Imperiali. L’Unità del Paese e la riconoscenza dei suoi cittadini è stata espressa negli applausi per i Sindaci in fascia tricolore succeduti nella sfilata dal personale della sanità civile, sorvolati da un elicottero del 118, in rappresentanza di tutti quanti sono stati impegnati a fronteggiare l’emergenza coronavirus che ha segnato fortemente anche la nostra Italia. Il Presidente Mattarella che ha assistito alla tradizionale parata militare dalla tribuna presidenziale insieme alla più alte cariche dello Stato. Sul tema “Insieme a difesa della pace” a Roma hanno sfilato in circa 5.000 persone, tra personale militare e civile, e dei corpi armati e non armati dello Stato.
A Brusciano, per la rammemorata data storica, 2 giugno 1946-2022, è stato svolto il corteo istituzionale con in testa il Gonfalone cittadino e la Corona di Alloro per i caduti in guerra; il Sindaco Avv. Giacomo Romano e l’Amministrazione Comunale con gli Assessori; i Consiglieri Comunali con il loro Presidente, Felicetta Frattini; cittadini e associazioni, fra cui “SA-MA” presieduta da Maria D’Amore; “Il Cenacolo Bruscianese” con il poeta Alessandro Cavaliere, in arte Aleks Kishi, ed il reporter Ferdinando Russo; una delegazione della scuola pubblica. Ha collaborato per la logistica, l’Associazione “La Casa di Pat” presieduta da Chiara Sena. Alla cerimonia hanno partecipato la Polizia Municipale coordinata dal Comandante Antonio Di Maiolo e l’Arma dei Carabinieri con il Comandante della Stazione di Brusciano. M.llo Marco Di Palo.
Il corteo cittadino, con l’accompagnamento della banda musicale, diretta da maestro Umberto rega, proveniente da Lauro, diretta dal maestro Umberto Rega, è partito dalla Casa Comunale in Via Camillo Cucca e sulla stessa direttrice ha visto l’imbandierata sede dell’A.N.P.I che ha Giuseppe Rea come referente della Zona Nolana, ha poi svoltato nel tripudio tricolore del Corso Semmola per giungere infine al Municipio Vecchio, in Via Semmola n. 1come nelle immaginiriprese dal sociologo e giornalista Antonio Castaldo, per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, e postato con l’assistenza di Giuseppe Pio Di Falco, postate all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=23hliVNMmyc , e dove il Sindaco, Avv. Giacomo Romano, ha tenuto il suo discorso come riportato integralmente qui https://www.youtube.com/watch?v=g08nQcwn9d4 . Infine, il Primo Cittadino ha omaggiato di una copia della Costituzione gli scolari dell’I.C.S. “De Filippo-De Ruggiero” presenti insieme al Dirigente Scolastico, Prof.ssa Maria Marino.
«È nella intersecantesi storica toponomastica, Semmola-Roma-De Ruggiero-Padula, che si coglie il “Genius Loci” coincidente con lo spirito della giornata di festa nazionale -ha sottolineato il sociologo Antonio Castaldo- nel cuore del centro storico pregnante di una indelebile memoria storica e sociale ed irradiante una peculiare energia psichica. Al Municipio Vecchio, si venne a votare, il 21 ottobre 1861, per il Plebiscito: “Il Popolo vuole l’Italia una e indivisa con Vittorio Emanuele II, Re Costituzionale, e suoi legittimi successori”. A Brusciano si registrarono 494 ammessi al voto, maschi di 21 anni di età, su 2.856 abitanti. Circa i due terzi di essi, 323, non andarono a votare ed il risultato del Plebiscito a Brusciano fu di 169 Si e 2 No. Nell’intero Distretto di Nola si contarono 21.679 Sì e 135 No. Il Primo Parlamento Nazionale dell’Italia Unità, dopo i comizi del 27 gennaio 1861 e la conclusione delle elezioni, si riunì a Torino il 18 febbraio 1861 dove a rappresentare il Collegio di Acerra, era stato eletto il Principe Vincenzo Spinelli, fra cinque candidature comprendenti due bruscianesi: Carlo Cucca e Mariano Semmola. Il Parlamento approvò la legge istitutiva del Regno d’Italia, promulgata il 17 marzo del 1861. Nel giugno 1861 elezioni comunali e provinciali con questo esito locale: Stefano De Ruggiero eletto in Consiglio Comunale venne nominato Sindaco di Brusciano ed il bruscianese Annibale Semmola venne eletto al Consiglio Provinciale. Rimandi e superamenti storici continuano con la richiamata era fascista ( I-XXI dal 29 ottobre 1922 al 25 luglio 1943), come nel sopravvissuto marmo dell’indicata “Via Roma X E. F.” che sfocia in “Piazza Guido De Ruggiero” intitolata alla figura dell’antifascista, storico della filosofia, Ministro della Pubblica Istruzione per il Partito d’Azione nel Governo Bonomi (18 giugno-12 dicembre 1944), Guido De Ruggiero (1888-1948), che riposa nel Cimitero Comunale di Brusciano, quale “maestro ed apostolo di fede nell’umanità” indicato nell’epitaffio dettato da Benedetto Croce (1866-1952). Infine il sacrificio del popolo, nella Seconda Guerra Mondiale, le tante vittime civili dei bombardamenti del 1943 come su Via Padula, il 17 settembre, fra cui una mamma, Addolorata Melli 36 anni, con i suoi figli, Domenico di 13, Salvatore di 4 e Rosa di 2 anni di età. Storia e ricorsi storici. Tanto nel segno della memoria di piccole e grandi storie, dei sacrifici di uomini e donne, di militari e civili, della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo, nel rispetto della Repubblica e della Costituzione a garanzia di tutti in Italia».