Al Teatro del Cestello di Firenze si ride con l'eredità del Cav. Nencioni

Dalla penna di Stefania Mancini e Maurizio Faggi: "La supposta eredità del cavalier Nencioni". La commedia brillante d'inizio anno al Teatro di Cestello di Firenze. Un vernacolo contemporaneo che scherza con l'avidità, le beghe di provincia e gli appetiti disordinati dei supposti eredi di un vecchio avaro. Regia Concetta Lombardo.

               

I soldi possono essere una benedizione, ma anche diventare una maledizione, quando in tarda età non si hanno eredi diretti, ma rimangono solo avidi nipoti fanfaroni, che aspettano la dipartita ... per metter le mani sulle fortune di un vecchio zio. Il cavalier Nencioni, protagonista occulto (perché realmente non compare mai in scena) della commedia d'inizio anno al Teatro di Cestello di Firenze, ne sa qualcosa. In programma fino al 9 gennaio, lo spettacolo, scritto dalle satiriche penne di Stefania Mancini e Maurizio Faggi, narra appunto delle angosce di una nipote e del di lei consorte, spiantato e pieno di debiti, circa l'eredità "supposta" del vecchio avaro cavaliere, che ormai giunto alla soglia del secolo di vita decide di dilapidare la propria fortuna in una bizzarra opera di beneficienza a favore della parrocchia. Scopertosi infatti improvvisamente appassionato di musica sacra, con la "complicità" furbetta del prete, il Nencioni non solo si è messo a scrivere inni per le funzioni religiose, ma ha deciso di "redimersi" dai peccati di una vita, regalando un enorme organo alla chiesa, come primo atto di una restyling completo, che prevede tra le altre cose il restauro del campanile e la realizzazione di un nuovo impianto sportivo per la locale squadra di calcio dilettantistica. Un impeto di generosità che non passa inosservato, anche perché il parroco stesso non ne fa mistero, esaltandone la generosità persino dall'altare. In paese la gente mormora e le voci si rincorrono: dalla parrucchiera fino al salone del barbiere, dove si incontrano gli stessi presunti eredi in procinto di restare a bocca asciutta. E' necessario arrestare l'emorragia di denari! Parlarne al vecchio non sembra però la soluzione migliori, col rischio di irritarlo e finire esclusi definitivamente dal testamento. La soluzione arriva dalla tv ... e una cognata farmacista, insieme a un playboy smargiasso, con la complicità della parrucchiera, possono servire ad attuare un perfetto piano criminale, che salvi l'eredità senza insinuare sospetti. "La supposta eredità del Cavalier Nencioni" è una pochade toscana in chiave crime, dove i ruoli dei personaggi si scambiano in un susseguirsi di scene esilaranti fino al finale che, ovviamente, non sarà mai come quello che il pubblico si aspetta ... ma neppure gli attori di questa bizzarra vicenda. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro di Cestello, con la regia di Concetta Lombardo. Repliche il 6 gennaio alle 16,45, poi 7 e 8 20,45 e 9 gennaio ore 16,45. Info e prenotazioni 055.294609 - prenotazioni@teatrocestello.it

teatro commedia Firenze

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