Napoli: se non arrivano i fondi necessari dal Governo, la città rischia il dissesto. L'intervento di Gianni Lettieri, Presidente di Atitech, durante la trasmissione "Barba&Capelli" su Radio Crc Targato Italia.
Gianni Lettieri: Napoli e il possibile dissesto
Il Presidente di Atitech Gianni Lettieri è intervenuto durante la trasmissione "Barba&Capelli", in onda su Radio Crc Targato Italia, confermando il suo pensiero sulla situazione attuale della città di Napoli. Il disavanzo ha ormai raggiunto livelli inaccettabili e l'unica soluzione, in mancanza di risposte concrete e rapide da parte del Governo, è dichiarare il dissesto. "Se il Governo mantenesse gli impegni e si accollasse o riconoscesse il grosso del disavanzo del Comune di Napoli, anche se spalmato in 20 anni, sarebbe la soluzione migliore altrimenti, se così non fosse, quest'amministrazione dovrebbe assolutamente porsi un limite temporale entro il quale dichiarare il dissesto". Sul Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha invece chiarito che "se andasse avanti ancora per qualche mese poi la responsabilità ricadrebbe sulle sue spalle e non sarebbe giusto". Dichiarando il dissesto, spiega Gianni Lettieri, Napoli "ne soffrirebbe di sicuro per un periodo ma, poi si libererebbero risorse e la città potrebbe finalmente ripartire. Dalle crisi nascono le opportunità, bisogna troncare con il passato perché è un fardello economico troppo pesante da lasciare sulle spalle dei napoletani per i prossimi 20-30 anni".
Il commento di Gianni Lettieri su Leonardo e Whirlpool
Il Presidente di Atitech ha inoltre espresso un parere sui casi Leonardo e Whirlpool. Ciò che più preoccupa Gianni Lettieri non è tanto il periodo di cassa integrazione vissuto da numerose aziende a causa della diminuzione delle richieste d'ordine, ma è piuttosto la mancanza da parte di Leonardo di prospettive a lungo termine inerenti alle attività del Gruppo. "Credo poco nei consorzi che intervengono per salvare le imprese, in Italia abbiamo pochissimi casi di successo di queste operazioni", ha aggiunto, riferendosi questa volta alla multinazionale Whirlpool. "L'errore commesso è stato perdere troppo tempo a cercare qualcuno che facesse una riconversione, bisognava trovare un imprenditore anche piccolo, giovane che avesse voglia di crescere, costringere Whirlpool ad affidargli un contratto per la fornitura di lavatrici ad un prezzo prestabilito e rispettando qualità e tempi di consegna". "Questa era l'unica operazione da perseguire per una soluzione veloce", ha poi concluso Gianni Lettieri. L'obiettivo principale della multinazionale è, infatti, quello di proporre merce di qualità e a prezzi competitivi.
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