In un editoriale pubblicato su "Riparte l'Italia", Gianni Lettieri mette in guardia sull'eccessivo entusiasmo suscitato dalle recenti stime del Pil italiano. Mezzogiorno e lavoro i temi più urgenti da affrontare.
Gianni Lettieri: "Non possiamo più permetterci una crescita debole come i decenni passati"
Nonostante gli ultimi dati sulla pandemia stiano dando prova di un generale rallentamento, sostenuto soprattutto dai vaccini, il sentimento di incertezza è destinato a perdurare nei prossimi mesi. In Italia tuttavia tale sentimento non può e non deve riflettersi sul versante del rilancio economico. Per Gianni Lettieri Governo e Istituzioni devono agire oggi più che mai senza tentennamenti per dare slancio al sistema e sostenerne la crescita nel lungo periodo. "È finito il tempo delle incertezze - scrive l'imprenditore e Presidente di Atitech in un editoriale pubblicato dall'osservatorio "Riparte l'Italia" - bisogna rendere strutturale l'innalzamento del PIL avuto quest'anno. Non possiamo più permetterci di crescere allo zero virgola qualcosa per cento, come i decenni passati". Le ultime stime attestano la crescita del Pil italiano al +5%. Numeri sicuramente positivi ma che devono essere considerati nel contesto: "È vero che stiamo crescendo, ed è altrettanto vero che la crescita è più rapida rispetto agli altri Paesi, però non bisogna mai perdere di vista un dato importante: partiamo da dati negativi che vanno, per alcune aree, oltre il 10%". Per una ripresa sostenuta due sono le priorità da affrontare, secondo Gianni Lettieri: sostegno alle piccole e medie imprese e investimenti dedicati al Mezzogiorno.
Gianni Lettieri: "Sul Pnrr molte aspettative, priorità a Pmi e Mezzogiorno"
Le ingenti risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza risultano fondamentali nel processo. Il Governo deve essere capace di sfruttarle al meglio. In primis per rilanciare le Pmi messe in ginocchio dalla pandemia: "Aziende che - scrive Gianni Lettieri - oggi sopravvivono solo grazie alla cassa integrazione legata allo stato di emergenza. Temo che quando finirà molte di queste saranno costrette ad operazioni di ristrutturazione, compreso riduzioni di personale". Il Pnrr va inoltre utilizzato per risolvere una volta per tutte l'annosa questione del divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud: "È il momento di mettere subito in campo adeguate azioni affinché nei prossimi anni l'Italia possa crescere a livelli sostenuti per ridurre il deficit e mantenere gli investimenti". Il Mezzogiorno è protagonista anche di un altro fenomeno, ossia la scarsità di manodopera. Le poche aziende che hanno mostrato segnali di recupero hanno difficoltà a reperire personale. Una delle cause, secondo Gianni Lettieri, va ricercata nel Reddito di Cittadinanza: "Non sono contrario - precisa - ma è uno strumento che va rivisto e riconosciuto solo a chi ha realmente bisogno perché non può lavorare. Inoltre, il Reddito ha creato soprattutto in realtà del meridione un aumento di lavoro nero: pur di non perderlo, molti chiedono di non essere assunti o regolarizzati in modo da guadagnare senza lasciarne traccia".
Fonte notizia
www.ripartelitalia.it gianni-lettieri-e-il-momento-di-pensare-a-generazioni-future-soprattutto-nel-mezzogiorno