Veneto, nel 2010 la trattativa tra gli enti territoriali ed il Governo per la riduzione dei tagli ai trasferimenti: le considerazioni dell'avvocato Massimo Malvestio, oggi a Malta dove guida Praude Asset Management Ltd.
Comuni e sanità, in Veneto tagliare si può: la vision lungimirante di Massimo Malvestio in un editoriale del 2010
Le crisi dovrebbero essere un'occasione per introdurre cambiamenti. Lo sottolineava nel giugno del 2010 l'avvocato Massimo Malvestio in un editoriale scritto per "Nordesteuropa", ripreso di recente anche da "Venezie Post". Impossibile oggi, alla luce della crisi innescata dalla pandemia, non riflettere su quelle parole: pagine da cui emerge in maniera forte e netta un messaggio sull'incapacità di trasformare i momenti critici in opportunità e sul valore dei cambiamenti in quest'ottica che tuttavia "quando tutto va bene, trovano molte resistenze". L'avvocato affronta nell'editoriale alcune tematiche ancora oggi al centro del dibattito pubblico: i tagli alla sanità, l'eccessiva presenza territoriale delle amministrazioni pubbliche nel territorio e l'arretratezza del nostro Paese sul fronte della trasformazione digitale. Punto di partenza è "la trattativa tra gli enti territoriali ed il governo per la riduzione dei tagli ai trasferimenti" in corso in quei giorni del 2010: secondo Massimo Malvestio, nient'altro che il ripetersi di "schemi già visti troppe volte". Il Governo taglia, le regioni protestano e quindi si media ma "in realtà, lo spazio per mediare è poco e proprio perché è poco sarebbe lecito aspettarsi qualche cosa di nuovo". Nell'editoriale l'avvocato si sofferma in particolare sulla situazione del Veneto evidenziando una serie di criticità comuni anche ad altre regioni: "Vi sono comuni con poche centinaia di abitanti ad una manciata di chilometri l'uno dall'altro; piccoli ospedali che non vengono scelti neppure da chi abita nel loro circondario; tribunali e soprattutto sedi distaccate di tribunali oltre che giudici di pace che contribuirebbero ad un servizio assai migliore se fossero accentrati; caserme dei Carabinieri, fortemente volute dai comuni, che solo per restare aperte trattengono uomini che assai più utilmente potrebbero stare altrove". Sono "solo alcuni dei più costosi esempi" come precisa il Presidente di Praude Asset Management Ltd: "La presenza territoriale delle amministrazioni pubbliche è conformata su modelli che risalgono ai tempi in cui le automobili erano un lusso riservato a pochi e la telematica neppure esisteva".
Sacrifici in cambio di investimenti: il monito di Massimo Malvestio per il Veneto
"L'Italia ha una legislazione moderna sull'accesso telematico ai servizi amministrativi. Per attuarla non basta però dettare le regole, come il Governo ha effettivamente fatto, ma è anche necessario che vi siano le dotazioni infrastrutturali necessarie": lo si legge nell'editoriale "Comuni e sanità, tagliare si può", scritto undici anni fa per "Nordesteuropa" da Massimo Malvestio. "Il Veneto, con il suo policentrismo, non ha ancora avuto investimenti sufficienti per un'adeguata distribuzione della banda larga e soltanto l'intervento pubblico potrà portare al completamento della rete": una dotazione "indispensabile per l'efficienza della pubblica amministrazione e per la competitività delle imprese". Secondo l'avvocato in quest'ottica "i tagli sono ineludibili e aggraveranno le difficoltà per realizzare le grandi opere che servono alla competitività del sistema produttivo del Veneto dalla Tav, al porto di Venezia, alle grandi arterie". Riflessioni che hanno portato Massimo Malvestio a chiedersi se sia dunque possibile "continuare a difendere l'esistente anche quando non produce nulla, quando è obsoleto, quando drena inutilmente risorse e questo solo per amore del quieto vivere, per non affrontare l'opposizione di chi su quegli sprechi prospera". L'avvocato, oggi a Malta dove guida Praude Asset Management Ltd nel ruolo di Presidente, invitava il Veneto a porsi in modo nuovo di fronte al Governo per restare una regione competitiva: "Cominci a prevedere tagli radicali e sostanziali. Cominci anche a prevedere una riorganizzazione radicale dei servizi utilizzando la telematica (ancora oggi, ad esempio, gli ospedali del Veneto hanno molta strada da fare per dialogare tra loro). Il Veneto quindi offra di tagliare e chieda in cambio investimenti strutturali per garantire il futuro. Scelte diverse, nell'Italia del debito, porteranno soltanto al declino".
Fonte notizia
www.veneziepost.it massimo-malvestio-malta-comuni-e-sanita-tagliare-si-puo