“Storia del nostro nascondino” è la storia drammatica, divertente, strampalata (narrata in prima persona) di Elisabetta, trentacinquenne storica dell’arte, che si trova di fronte alla misteriosa scomparsa del fratello Lorenzo. Cercando tra i tantissimi e un po’ caotici file del computer del fratello, crede di ricostruire qualcosa della vita di lui e della famiglia, ma si troverà presto a dover fare i conti con cose enormi che mano mano usciranno dal passato. Proprio a lei, solitaria e umorale, mangiauomini ma spesso chiusa in casa, cominceranno ad accadere altri eventi bizzarri e viaggi incredibili, tanto che nella sua ricerca giungerà a capire, anche con l’aiuto di personaggi abbastanza strampalati (un anziano prete, un ispettore che non sembra proprio un poliziotto, alcuni senza-dimora, un bambino sopravvissuto al terremoto, il fratello stesso con le sue memorie, e altri ancora), che la ricerca riguarda soprattutto lei stessa, e che la sua vita, decisamente, non potrà più essere la stessa di prima. “Storia del nostro nascondino” è un romanzo sull’assenza. I personaggi si celano, si svelano a fatica. È la vicenda di un totale cambiamento personale, è l’uscita dalle proprie tombe interiori tramite fatti assurdi e persone impensabili che, volenti o nolenti, traggono fuori. È la fuga da agorafobie e solitudini tramite avventure che ti si spalancano sotto casa. Infine, un romanzo sul raccontare, e sull’impossibilità di narrare tutto e tutto sciogliere, come alle volte la narrativa ci illude di poter fare.
L’AUTORE
Michele Capitani è professore di lettere e di italiano per stranieri; insegna presso i Cpia (scuole statali per adulti e stranieri, comprese sedi carcerarie). Si occupa di esami di italiano per stranieri per conto della Prefettura, e di certificazione ufficiale della lingua italiana per conto dell’Università Stranieri di Perugia. Opera da vari anni nel volontariato con i senza-dimora (ascolto, aiuto burocratico, servizio docce, gestione bagagli); da tale esperienza sono nati due raccolte di racconti sulle loro vite. Vive in provincia di Roma. Altre sue pubblicazioni sono: L’uomo che dribblava i treni. Storie di un’umanità senza fissa dimora, Paoline, 2016; Romanzi non scritti. Drammi e salvezza nelle storie dei senza fissa dimora, Dehoniane, 2014; Odissee. Enciclopedia degli aneddoti di viaggio, Librinmente, 2013; Pinocchio. Le ragioni di un successo Prospettiva, 2010. Il celacanto. Poesie Zona, 2011.
Fonte notizia
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