Un prete, un pensionato, un giornalista e un maresciallo dei carabinieri alle prese con un inaspettato fatto di cronaca che turba la quotidianità dell’immaginaria cittadina campana di Pignasecca. Sullo sfondo, un’intera comunità che non lesina giudizi sui possibili perché e percome dell’accaduto. Più di altri, ne restano impressionati taluni residenti, a proprio modo preoccupati degli sbocchi che può prendere la faccenda e dei contraccolpi che può loro procurare. Un rebus in bilico tra il sacro e il profano, che spinge gli interessati a ragionarci su e ad agire chi secondo coscienza e chi secondo convenienza. In gioco vi sono convinzioni radicate, debolezze inconfessate e sentimenti nascosti; affetti traballanti, fortune da cavalcare e sfortune da scansare; voglie insoddisfatte di cambiamento: tutte facce dei tormenti in cui essi si dimenano, portati a spasso mascherati da un abbozzo di sorriso stampato sulla bocca. Chi, tra costoro, sarà capace di venirne a capo? Chi ci riuscirà per davvero?
L'autore
Giuseppe Petti è nato a Cava dei Tirreni (SA). Sessant’anni, papà convinto, è un consulente finanziario. Coltiva da tempo la passione per la scrittura. Ama la narrativa europea, Positano, cucinare, girare in bici in riva al mare. Vive e lavora a Pesaro. Ha esordito con "Tango di famiglia" (Bertoni Editore).
"Di raso viola" è il suo secondo romanzo, edito da Bertoni Editore.
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