La poetessa Sonia Giovannetti ha presentato e recensito il volume di poesie di Carlo Marino: “Poesie all’angolo della strada”, di recente pubblicato e in vendita on line sui principali siti editoriali https://www.mondadoristore.it/Poesie-all-angolo-della-strada-Carlo-Marino/eai979122032424/ svelando i tratti di un autore che sta suscitando interesse sempre crescente.
https://www.nuovopanoramasindacale.it/poesie-allangolo-della-strada-di-carlo-marino/
https://appiohblog.altervista.org/il-nuovo-libro-di-poesie-di-carlo-marino/
https://www.forchecaudine.com/tag/carlo-marino/
Riccardo Zanon - UNSIChttps://unsic.it › infoimpresa_aprile_2021_web
«Bella, /come pesco fiorito d’inverno, /io t’amo /nella rara venustà celata /dalla notte estiva dei tuoi occhi, /mentre assaggi il volto mio stanco /e intrecci una malia di danze /con la vita. (Aliseo d’Amore)
Già da questi versi iniziali Carlo Marino annuncia il focus della sua poesia, la tematica che ne costituisce la carica emotiva e che esprime i suoi intendimenti di vita, d’amore e di sogno.
Come un vento costante, dichiarato dal titolo di questa poesia, che spira dai tropici all’equatore, l’idea che l’amore, fonte ispiratrice della sua poetica, sia al tempo stesso tutto – condizione fondamentale del vivere – e in tutto – l’essenza stessa dell’uomo e del mondo:
“Stasera /ho amato /un tratto d’infinito, /in te” (16) “Sei nel mio destino: /tutto” (22),
ed anche: “E mi conduci là dove /Tutto ha inizio e fine. /Le età della vita ho navigato /In uno spazio-tempo” (2). L’intera raccolta “Poesie all’angolo della strada” è infatti un’articolatissima e vibrante trasposizione, ricca di risvolti e di situazioni-simbolo, di un tale radicale convincimento. Che il senso dell’esistenza umana sia dall’autore fatto coincidere in modo preminente, se non esclusivo, col sentimento di amore, non appaia tuttavia una scelta meramente monotematica e unidimensionale. Al contrario, la varietà dei toni e delle situazioni con cui tale sentimento fa mostra di sé nei suoi versi, rimanda piuttosto ad una visione dell’amore non solo come eros – desiderio dell’altro – ma più estesamente come agape – amore spirituale, dono di sé – e perfino come filìa – amore come amicizia, vicinanza o partecipazione a un dolore altrui; anche come preghiera».
Il solfeggio sulle note dell’amore romantico, pur dominante nella partitura dell’opera, a sua volta declinato come amore amore-passione, amore-nostalgia, assenza e perdita d’amore, si distoglie infatti sovente dal mero desiderio dell’oggetto e dall’attesa di un compimento, per concedersi anche, significativamente, molte variazioni in direzione della natura - spesso interpellata a simboleggiare non solo il bisogno, ma anche l’esistenza stessa dell’amore come trama del mondo. Nella raccolta sono presenti alcune poesie in inglese ed una in francese, ma in tutte Marino ci rende partecipi, con la scrittura, del rito e degli elementi del paesaggio che sono, in svariate varianti, nominati. Il dettato mantiene il ritmo delle immagini che si presentano in continue associazioni, catturate dalla coscienza e dalle parole; il verso è breve e rifugge di un’unica organizzazione formalmente definita.
È proprio la vastità dei temi toccati, con rara e dolente sensibilità dall’autore, per giunta proposti con disarmante sincerità di sentimenti e i diversi stili usati, a farci toccare con mano che i testi sono andati accumulandosi negli anni, con la vita trascorsa tra più mondi e più geografie: dal tropico al mondo scandinavo.
Note sull’autore
Carlo Marino (Caserta 1961) è giornalista della stampa estera in Italia. Traduttore, saggista e blogger è Socio corrispondente della Società della Letteratura Finlandese in Helsinki dal 1980 (Suomalaisen Kirjallisuuden Seura). Collabora con diverse testate giornalistiche in Italia e all’estero e con Università straniere. Ha suo attivo numerosi articoli e pubblicazioni in varie lingue straniere.