Roma 4 Aprile 2021, costante la preziosa informazione ad opera dei volontari romani del CCDU.
Donati gli opuscoli sui rischi degli psicofarmaci a decine di capitolini in zona Eur.
Il costante ed importantissimo lavoro che il CCDU ed i suoi volontari stanno facendo trova approvazione perché finalizzato alla difesa dei Diritti Umani nel campo della Salute Mentale, il cui rapporto annuale pubblicato dal Ministero della Salute, conferma la tendenza allarmante degli ultimi anni. Il consumo di antidepressivi e antipsicotici, in particolare, desta preoccupazione, per via del lungo elenco di gravi effetti collaterali che comportano.
Le droghe illegali, la violenza e il crimine che ne risultano sono riconosciute come la maggiore minaccia per i bambini e la società. Tuttavia, pochissime persone riconoscono che le droghe illegali rappresentano solo una parte dell’attuale problema relativo alla droga. Oggi vediamo un legame con un altro tipo di droga: gli psicofarmaci prescritti.
Un tempo riservati ai malati mentali, oggi è difficile trovare qualcuno (un familiare, un amico o un vicino di casa) che non ha mai preso qualche tipo di psicofarmaco. Infatti, per molte persone sono diventati così profondamente parte della vita, che “vivere senza farmaci” è per loro semplicemente inconcepibile.
Prescritti per qualsiasi cosa, dai problemi di apprendimento e del comportamento a bagnare il letto, all’aggressione, alla delinquenza giovanile, alla criminalità, alla tossicodipendenza e al fumo, per risolvere paure e problemi degli anziani; dalla culla alla bara siamo bombardati di informazioni che ci spingono verso questo tipo di “rimedio” chimico.
Non sorprende perciò che le statistiche internazionali mostrino che una percentuale in rapido aumento di persone appartenenti ad ogni fascia di età, dai bambini agli anziani, faccia pesantemente e regolarmente affidamento su questi farmaci nella vita quotidiana. La vendita globale di antidepressivi e stimolanti, farmaci per lo stress e antipsicotici, ha raggiunto oltre 76 miliardi di dollari all’anno, più del doppio del budget speso annualmente dal governo degli Stati Uniti per combattere la droga.
Gli autori Richard Hughes e Robert Brewin, nel loro libro Tranquillizzare l’America avvisano che benché possa sembrare che gli psicofarmaci calmino l’ansia, il dolore e lo stress, “calmano” anche la vita stessa... Queste pillole non solo attenuano il dolore, ma attenuano anche la mente. In effetti, studi precisi rivelano che nessuno di essi può curare, ognuno di essi ha orribili effetti collaterali e, a causa delle loro proprietà che alterano la mente e creano dipendenza, possono rovinare la vita di una persona.
Considera anche il fatto che i terroristi hanno utilizzato psicofarmaci per fare il lavaggio del cervello a giovani uomini in modo che diventassero kamikaze suicidi. Almeno 250.000 bambini in tutto il mondo, alcuni addirittura di sette anni, sono stati utilizzati per attività terroristiche e rivoluzionarie, somministrando loro anfetamine e tranquillanti per causare uno “sballo omicida” per giorni. Si tratta delle stesse droghe che vengono prescritte ai bambini per problemi di “apprendimento” o del “comportamento”.
La comprensione del fatto che l’uso di psicofarmaci nella società sta andando alle stelle, è ora anche più critico che mai. A livello internazionale, 54 milioni di persone prendono antidepressivi che causano notoriamente dipendenza e comportamento violento e omicida.
Perché milioni di persone dipendono da farmaci così distruttivi? Bisogna guardare al momento precedente all’uso del farmaco.
Prima di cadere nella trappola, ogni individuo è stato convinto che questi farmaci lo avrebbero aiutato ad occuparsi della sua vita. Il principale strumento utilizzato per la vendita è un criterio “diagnostico” inventato: il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali IV (DSM) dell’Associazione Psichiatrica Americana e la sezione dei disturbi mentali della Classificazione Internazionale dei Disturbi (ICD) Europea. Una volta compilate la diagnosi e la prescrizione, le dannose proprietà dei farmaci stessi prendono il sopravvento.
Forzando la diffusione di questa falsa diagnosi sempre più persone con leggeri problemi mentali, o addirittura senza alcun problema, vengono portati a pensare che la miglior risposta alle consuete difficoltà e sfide della vita si trovi negli “ultimi e più diffusi” psicofarmaci.