ROMA. È recentissima la notizia che l’Aifa ha ritirato il vaccino anti Covid-19 “AstraZeneca”. Infatti, a seguito di diversi episodi spiacevoli, verificatisi post inoculazione della dose, l’azienda italiana del farmaco ha deciso di continuare solo con il Pfizer e Moderna. La notizia è stata accolta favorevolmente dal Sindacato Italiano Lavoratori Militari Marina (S.I.L.M.M) che, già prima del ritiro ufficiale, aveva redatto un comunicato stampa, volto a sollecitare la sospensione della somministrazione del farmaco al personale militare.
Attraverso la nota stampa, scritta in data 12.03.2021, il sindacato chiedeva “alle competenti autorità militari, sanitarie e giudiziarie, un’approfondita analisi delle vicende in oggetto, il cui esito sia prontamente e compiutamente portato a conoscenza del militari e delle loro famiglie; nel contempo auspica l’immediata sospensione cautelativa delle procedure per la somministrazione al personale militare del vaccino c.d. AstraZeneca di cui, allo stato, sono sorti forti dubbi sulle conseguenze relative agli effetti collaterali”. Nello stesso comunicato, S.I.L.M.M. si auspicava, altresì “il monitoraggio costante dello stato di salute dei colleghi già vaccinati con lotto ABV2856, al fine di scongiurare analoghi lutti e non portare il personale ad un’errata interpretazione della compagna vaccinale di F.A.”.
Il sindacato, organizzato sul territorio nazionale in cinque macro aree e che vede come segretario generale Daniele Adriano Malacrida, sin dall’inizio della propria recente attività (4 gennaio 2021) si è posto l’obiettivo di rappresentare e tutelare collettivamente i propri iscritti e le proprie iscritte e di farsi portavoce di tutte le problematiche inerenti al mondo militare. A fronte di tali intenti, si è subito mostrato preoccupato dinanzi agli effetti, talvolta irrimediabili, causati dal vaccino AstraZeneca. Dopo il ritiro dell’Aifa, il sindacato ha affermato: “Siamo più che favorevoli al ritiro dell’ AstraZeneca. Chiediamo, comunque, per scongiurare qualsiasi tipo di situazione poco felice, di verificare lo stato di salute del personale militare che si è sottoposto al vaccino. Inoltre, invitiamo ad un rapido chiarimento sulla questione da parte delle autorità competenti, in modo da non perdere la fiducia da parte della popolazione tutta nei confronti del vaccino. Solo questo può aiutarci a lottare concretamente contro questo terribile mostro. È importante tutelare la salute di tutti”.