di Alessandro Amicarelli — In un precedente articolo, ho menzionato l'eccezionale importanza del nuovo libro Reactions to the Law by Minority Religions (Londra e New York: Routledge, 2021), curato da Eileen Barker e James T. Richardson, riconosciuti come due dei più autorevoli studiosi di nuovi movimenti religiosi a livello internazionale.
In questo articolo, vorrei concentrarmi su un altro tema cruciale discusso in quel libro, la nozione giuridica di religione e il ruolo che la Chiesa di Scientology ha avuto nel favorire l'evoluzione giurisprudenziale in questo campo in diversi paesi.
Negli anni '90, l'Unione Europea ha sostenuto un progetto che coinvolgeva studiosi di vari paesi con l'obiettivo di trovare una possibile definizione condivisa di religione. Uno degli studiosi coinvolti era il caporedattore di Bitter Winter, Massimo Introvigne, e il progetto ha generato un corposo volume, The Pragmatics of Defining Religion (Leiden: Brill, 1999). Mentre il libro fu accolto come uno studio di fondamentale importanza sull'argomento, gli esperti conclusero che nell'Unione Europea non esisteva una definizione accademica o giuridica condivisa di religione. La nozione è stata costruita socialmente e negoziata politicamente, con risultati diversi nei diversi paesi.
Altri studiosi, tra cui lo storico olandese Wouter Hanegraaff, hanno lamentato che molte definizioni di religione si basano tuttora su un vecchio modello creato nel XIX secolo che ha adottato come paradigma il Cristianesimo, il Protestantesimo nel mondo di lingua inglese e tedesca, e il Cattolicesimo in Francia. Di fronte a questa situazione, studiosi come Timothy Fitzgerald hanno suggerito che la "religione" come categoria generale dovrebbe essere abbandonata del tutto. Ma queste proposte non hanno mai persuaso né gli accademici, che devono circoscrivere il campo degli studi religiosi, né i giuristi, poiché molte normative nazionali e internazionali fanno riferimento alla religione e quindi devono essere interpretate.
Come illustra Eric Roux nel suo capitolo Reactions to the Law by Minority Religions, è stato in questa fase che Scientology è entrata nell'arena legale ed è riuscita a cambiare le regole del gioco attraverso una serie impressionante di vittorie in tribunale.
Gli oppositori della chiesa fondata da L. Ron Hubbard insistevano nel sostenere che Scientology non fosse una religione. Usavano due argomenti principali per sostenere questa teoria, che aveva lo scopo pratico di negare a Scientology l'esenzione e altri benefici fiscali derivanti dall'essere riconosciuta come religione.
In primo luogo, sostenevano che Scientology non può essere una religione perché è un "business" che chiede compensi quid pro quo per i suoi servizi. Come Roux mostra in modo persuasivo, questa argomentazione è stata liquidata in diverse sentenze, nessuna forse più completa nell'esaminare l'argomento di quella resa dalla Corte di Cassazione italiana nel caso Bandera e altri del 1997. Infatti, hanno affermato i giudici italiani, i pagamenti quid pro quo esistono anche in diverse religioni principali, tutte le religioni sollecitano donazioni dai loro parrocchiani e i metodi di raccolta di queste donazioni non negano, o conferiscono, lo status di religione a gruppi che operano in modi differenti.
In secondo luogo, essi mettono a confronto la realtà della Chiesa di Scientology, come la intendono loro, con definizioni di religione che includono il "credere in Dio" e i "rituali", considerano di non averli riscontrati in Scientology e concludono che non è una religione. Questo è il principale problema di diritto trattato da Roux, e non riguarda solo Scientology. Gli studiosi possono argomentare che Scientology crede in una Realtà Suprema e che possiede i propri "rituali" (come lo studioso francese Régis Dericquebourg ha dimostrato in modo persuasivo), ma se il paradigma rimane saldamente ancorato al concetto di Dio del Cristianesimo e alla messa Cattolica o alla funzione domenicale Protestante, ben poche religioni non Cristiane passerebbero il test.
Quello che storicamente nell'Europa continentale si chiama ancora "droit ecclésiastique" ("diritto ecclesiastico", in una traduzione letterale inglese) è stato modellato sul Cristianesimo.
Gli ebrei sono stati in qualche modo inseriti.
Includere l'Islam era già più difficile, come hanno confermato i recenti dibattiti sulla nuova legge francese sul "separatismo". Il Buddhismo era escluso, e l'Unione Buddista ha firmato un'intesa in Italia dovendo però adottare una terminologia cristianizzata che menziona "congregazioni" e "ministri".
Scientology, come tutti sappiamo, ha nemici potenti che hanno operato per escluderla dalla sfera della religione riconosciuta. Alla fine hanno fallito. Roux mostra che anche in paesi dove esiste una forte opposizione politica alla chiesa, tra cui Francia, Germania, Belgio, Spagna e Australia, i tribunali hanno riconosciuto che Scientology è una religione, per non menzionare la storica decisione dell'Internal Revenue Service degli Stati Uniti nel 1993. La Russia continua a negare il riconoscimento a Scientology, ma è stata censurata tre volte dalla Corte Europea dei Diritti Umani.
I nemici di Scientology hanno fallito anche all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE), dove una larga coalizione di religiosi e ONG ha silurato nel 2014 una risoluzione anti-sette del deputato francese Rudy Salles. Al contrario, la PACE ha lanciato un monito contro le discriminazioni che fanno una distinzione tra le religioni tradizionali e le nuove religioni, una storia che Roux racconta vividamente in quanto vi è stato coinvolto personalmente, così come l'autore di questo articolo.
Lo studio di Roux offre due conclusioni. Primo, che Scientology è senza dubbio una religione, come hanno riconosciuto i tribunali di tutto il mondo, con l'eccezione della Russia, ma anche in paesi dove c'era stata una considerevole opposizione mediatica e politica nei confronti di Scientology.
Secondo, che come i proverbiali canarini nelle miniere di carbone, gli Scientologist non hanno combattuto solo per se stessi. I loro sforzi per superare definizioni obsolete di religione basate solo sul paradigma Cristiano hanno aperto la strada a molte altre religioni non Cristiane. Queste definizioni superate, tuttavia, sono ancora in circolazione, e la battaglia continua.
Questo articolo, tratto da European Federation for Freedom of Belief è pubblicato anche su Bitter Winter