Anticipato dall’uscita del singolo The Gift, Per Aspera ad Astra è la nuova opera discografica della cantante, compositrice e arrangiatrice Daniela Spalletta. Su questo suo nuovo lavoro, la musicista siciliana si esprime così: «Per Aspera ad Astraè un concept album formato da brani che ho composto nel corso degli ultimi tre anni, mescolando diversi stili ed estetiche: jazz, world music, rock, fusion, pop, contemporary jazz, musica colta e musica mediterranea. Per me, uno degli aspetti più interessanti della scrittura di questo progetto, è stato quello compositivo e, di conseguenza, l’arrangiamento (in particolare) dell’orchestra d’archi. È stato stimolante bilanciare e integrare il suo suono nella grammatica delle partiture.
In questo intreccio la mia voce è stata la guida, che mi ha condotto durante la composizione: ora quale strumento lirico ed estremamente melodico, ora in linee più nervose e ostiche, più propriamente strumentali. La scelta dell’organico, oltre che da ragioni tecniche legate alle partiture, è stata motivata da affinità musicali e umane. Il cuore strumentale è costituito da una straordinaria sezione ritmica, ossia il trio Urban Fabula: Seby Burgio (pianoforte), Alberto Fidone (contrabbasso, basso in Rainbow Runners) e Peppe Tringali (batteria). Sono legata agli Urban Fabula da una forte amicizia, consolidata nel corso di più di dieci anni di numerosissime collaborazioni e sinergia artistica. Prezioso è stato l’apporto artistico e umano del mio fraterno amico Alberto Fidone, perché oltre a suonare contrabbasso e basso, ha curato la direzione dell’orchestra d’archi, la TRP Studio Orchestra, e ha prodotto il progetto insieme a me e a Riccardo Samperi, ingegnere del suono e “quinto uomo” del quartetto, un elemento fondamentale nella definizione del suono di questo disco. La scelta di Jani Moder alla chitarra è dettata dalla sua estrema versatilità e grandissima affinità con la mia musica: con le sue linee, Jani definisce una voce alternativa in perenne dialogo con la mia, mentre la TRP Studio Orchestra ha conferito a Per Aspera ad Astra un’ulteriore trasversalità, e il suo impiego è assolutamente intrinseco: l’avvolgente contraltare alla solidità della sezione ritmica, la necessaria “esegesi” della melodia e delle liriche.
Non sempre, nel corso dei brani, la melodia si accompagna a un testo. Tuttavia, laddove presente, esso ne costituisce il punto nevralgico che armonizza gli elementi musicali con quelli extra-musicali. Il testo di Yasam, ad esempio, in lingua turca, prende spunto da un passo della poesia Yasamaya Dair, di Nazim Hikmet, che recita così: «Prendila sul serio (la vita), ma sul serio a tal punto che a settant’anni pianterai un olivo, non perché resti ai tuoi figli, ma perché non crederai alla morte e la vita peserà di più sulla bilancia». Dunque, Per Aspera ad Astra è un sapido mélange stilistico, un album contenente dodici brani figli dell’illuminante e inesauribile feracità compositiva di Daniela Spalletta, che brilla non solo per la rara padronanza del suo mezzo vocale, ma soprattutto per una grazia interpretativa e un’energia comunicativa che lasciano un segno indelebile, tratti distintivi che aumentano vertiginosamente il livello della temperatura emozionale.
Biografia
Cantante, compositrice, arrangiatrice, autrice, nata in Sicilia, negli ultimi anni Daniela Spalletta si classifica ai primi posti, tra le voci femminili italiane, dei Jazzit Awards della rivista JAZZIT. Vanta collaborazioni con importanti musicisti del panorama jazzistico italiano e internazionale (fra cui Urban Fabula, Seamus Blake, Giovanni Mazzarino, Gegè Telesforo, Enrico Intra, Fabrizio Bosso, Max Ionata). Ha all’attivo due album da leader (“D/Birth” – Alfa Music 2015 e “Sikania” – Jazzy Records 2017) e numerose collaborazioni (fra questi, il nuovo disco di Gegè Telesforo“Il Mondo in testa” – Jando Music 2020). Molti i premi internazionali vinti: fra questi, il Premio Claudio Abbado, Premio Nazionale delle Arti, Lucca Jazz Donna 2014, Multiculturita Europe Contest, AIR – Artisti in Residenza. Nel 2019 si classifica al secondo posto del prestigioso “Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition”, esibendosi al New Jesey Performing Art Center (Newark, NJ) dinanzi a una giuria composta da Christian McBride, Dee Dee Bridgwater, Jane Monet Monifa Brown e Matt Pierson. Molti i festival in cui si è esibita in tutto il mondo, fra i quali il NJPAC, Rendez Vous de l’Erdre, IIC in Nice, Jazz al Piccolo, Umbria Jazz, Django World Music Festival. Affianca, all’attività artistica, quella di docente di Canto Jazz in diversi conservatori italiani.