Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz (Deluxe Special Edition) valorizza tutte le caratteristiche della musica brasiliana, ossia il mood melanconico e al tempo stesso festoso, brillantemente interpretato da Mafalda Minnozzi e dai suoi straordinari compagni di viaggio, oltre a Città Vuota-It’s a Lonely Town e Nessuno al Mondo-No Arms Can Ever Hold You, canzoni inserite nel CD per omaggiare il pubblico italiano, che la cantante interpreta con grazia e palpabile trasporto emotivo (ri)leggendoli in chiave bossa. A proposito di Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz (Deluxe Special Edition), Mafalda Minnozzi dichiara:
«Le canzoni scelte rispecchiano perfettamente il flusso di sensazioni che crea in me la musica brasiliana: qualcosa di fisico e spirituale che va oltre il canto. È come una danza vocale che coinvolge realmente tutti i sensi e, forse, i cinque sensi conosciuti non sono sufficienti a esprimere l’energia. Sono certa che nei panorami, negli animali e nei frutti, nei colori e negli odori del Brasile, ci sia un’essenza comune che ritrovo in me e in queste immense canzoni. Affrontare senza preconcetti gli autori che le hanno composte, e farlo con l’aiuto di grandi musicisti, è stato un atto di autentica libertà. Quando in studio ho chiuso gli occhi per cantare, ho rivisto l’intera storia della mia vita, tesa a incontrare e a integrare culture».
In questo disco figurano nomi altisonanti della scena jazzistica mondiale, come: Paul Ricci (chitarra, chitarra baritona in Morro Dois Irmãos e Mocidade, chitarra resofonica in Samba Da Benção), nonché direttore musicale del progetto, Art Hirahara (pianoforte in tutti i brani, eccezion fatta per Città Vuota-It’s a Lonely Town e Nessuno al Mondo-No Arms Can Ever Hold You), Harvie “S” Swartz (contrabbasso in A Felicidade, Desafinado, Mocidade, Triste, Chega de Saudade e Jogral), Essiet Okon Essiet (contrabbasso in Vivo Sonhando, Morro Dois Irmãos, È Preciso Perdoar, Once I Loved-O Amor Em Paz, Un Altro Addio-Mais Um Adeus e Dindi), Victor Jones (batteria in Vivo Sonhando, Morro Dois Irmãos, È Preciso Perdoar e Once I Loved-O Amor Em Paz), Rogerio Boccato (percussioni in tutte le tracce, ad esclusione di Samba Da Benção, Città Vuota-It’s a Lonely Town e Nessuno al Mondo-No Arms Can Ever Hold You) e Will Calhoun (udu e shaker in Samba Da Benção).
La tracklist consta di quindici brani: A Felicidade (Antonio Carlos Jobim-Vinícius de Moraes), Vivo Sonhando (Antonio Carlos Jobim), Morro Dois Irmãos (Chico Buarque de Hollanda), È Preciso Perdoar (Alcyvando Luz-Carlos Coqueijo)-Intro Lonnie’s Lament (John Coltrane), Desafinado (Antonio Carlos Jobim-Newton Mendonça), Mocidade (Toninho Horta), Samba Da Benção (Baden Powell-Vinicius de Moraes), Once I Loved-O Amor Em Paz (Antonio Carlos Jobim-Vinicius de Moraes, testo in inglese di Ray Gilbert), Triste (Antonio Carlos Jobim), Chega de Saudade (Antonio Carlos Jobim-Vinicius de Moraes), Jogral (Djavan-José Neto-Filό Machado), Un Altro Addio-Mais Um Adeus (Toquinho-Vinicius de Moraes, testo in italiano di Sergio Bardotti), Dindi (Antonio Carlos Jobim), Città Vuota-It’s a Lonely Town (Jerome “Doc” Pomus-Mort Shuman, testo in italiano di Giuseppe Cassia) e Nessuno al Mondo-No Arms Can Ever Hold You (Jimmy Nebb-Art Crafer, testo in italiano di Gioia e Nino Rastelli). Ispirato al senso estetico di Gil Evans, João Gilberto e Roberto Murolo,
Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz (Deluxe Special Edition) esalta la pregevole tecnica vocale di Mafalda Minnozzi, la sua spiccata personalità artistica, il suo fascinoso carisma, la sua raffinatezza interpretativa, ma soprattutto l’anima “soulful” della cantante, anche grazie ai sopraffini arrangiamenti dal forte impatto emozionale, peculiarità che, da sempre, caratterizzano la fulgida carriera internazionale e multiculturale della Minnozzi, ricchissimo percorso artistico che si snoda in svariati Paesi dell’America del Sud, oltre che in Italia e negli Stati Uniti. Questa nuova produzione discografica, oltre a rappresentare un caloroso omaggio ad alcuni strepitosi compositori brasiliani meno noti in ambito jazzistico, tributa una vera e propria icona sacra come Antonio Carlos Jobim, il cui spirito artistico aleggia nell’intero album, dalla prima all’ultima traccia, influenza riconducibile al suo fortunato e fruttuoso sodalizio con João Gilberto. Questo scaturisce anche dal talento cristallino di Paul Ricci, che da fine arrangiatore ha collaborato con le cantanti Astrud e Bebel Gilberto, rispettivamente moglie e figlia dell’immenso João.
Biografia
Come riconosciuto dagli addetti ai lavori, Mafalda Minnozzi è una cantante di blasone internazionale. In trentacinque anni di brillante carriera, ha tenuto oltre mille concerti in tre continenti, realizzato quindici dischi, due DVD, decine di videoclip e oltre duecentocinquanta video registrati in teatri, auditorium e festival, frutto di un lodevole excursus artistico costruito sui palchi di tutto il mondo. A riprova della sua poliedricità artistica, la voce di Mafalda è presente in decine di compilation e colonne sonore di serie televisive e film, in cui è stata apprezzata anche in qualità di autrice. Per Mafalda Minnozzi cantare è una sorta di esigenza fisiologica. Mossa da determinazione e coraggio, ha messo la musica al centro della sua vita, considerandola lo strumento più potente per favorire l’integrazione culturale. I consensi della critica e il visibilio del pubblico ad ogni suo concerto, anche grazie alla sua eccezionale presenza scenica e alla sua rara capacità di entrare in empatia e di comunicare con gli ascoltatori, le hanno regalato enormi soddisfazioni professionali e umane. Mafalda Minnozzi nasce e cresce in Italia. Ascolta Piaf, Frank Sinatra, Nat King Cole, Caterina Valente, attratta dal suono e dai colori con cui la voce può esprimersi (ovviamente) nel canto. Animata da questa ardente passione, si trasferisce a Roma appena maggiorenne. Qui incontra maestri come Gustavo Palumbo, Marco Ierva, Roberto Marafante e Saverio Marconi. Tramite un provino “a cappella” entra nel cast di “Uno Mattina”, dove rimane per due intere edizioni. Segnalandosi per il suo puro talento, inizia a esibirsi in jazz club e festival in Germania, Grecia, Malta e Francia.
Poi, nel 1996, arriva la svolta: Mafalda approda in Brasile, precisamente a Rio de Janeiro, perché la Som Livre (su indicazione di un talent scout internazionale) le offre un contratto discografico che prevede la pubblicazione di tre dischi e una serie di concerti per presentarla al pubblico brasiliano. Strada facendo, l’artista conquista il popolo carioca, la comunità musicale verdeoro e l’attenzione mediatica, tanto da essere eletta come personaggio rivelazione. Le principali emittenti televisive brasiliane la intervistano, le dedicano speciali TV e spazi nei programmi più seguiti. Così, nasce un profondo legame d’amore con il Brasile, che dura da venticinque anni. Poi, nel 1998, si trasferisce a São Paulo. Con il marito e manager, Marco Bisconti, fonda l’etichetta discografica MPI e la MAMA, agenzia di spettacolo con cui ha l’opportunità di organizzare numerosi concerti. In seguito stringe un duraturo rapporto di collaborazione con l’eccellente chitarrista jazz di New York Paul Ricci (anche arrangiatore e produttore), che entra nella vita di Mafalda pure in veste di direttore musicale. Con Martinho da Vila incide la canzone Um Beijo, Adeus, versione in portoghese di Prima Dammi Un Bacio del grande Lucio Dalla che, lo stesso compianto cantautore bolognese, definisce pubblicamente «pura poesia». Dal 2003, per il Brasile, è la corrispondente per i programmi “Brasil” e “Stereonotte” di Max De Tomassi su RAI Radio 1, con cui si collega settimanalmente per raccontare in diretta l’attualità di São Paulo. A testimonianza del suo prestigio, riceve due riconoscimenti importanti anche dalle istituzioni brasiliane: Il Governo Federale inserisce Mafalda Minnozzi nell’elenco ufficiale delle cinquecento personalità più rappresentative del Paese in occasione dell’evento celebrativo del 500° anniversario della scoperta del Brasile, mentre il Governo dello Stato di Rio de Janeiro le conferisce la cittadinanza onoraria per “meriti culturali”. Nel 2014, insieme a Paul Ricci, dà vita al progetto Empathia Jazz Duo per dare maggiore libertà alla sua vocazione naturale e per far emergere la sua anima jazz connaturata nel suo DNA. Con questo duo, attraverso il quale (ri)legge gli autori del canzoniere internazionale, Mafalda miete successi straordinari negli Stati Uniti, in particolar modo a New York, tanto da produrre in seguito tre CD: Empathia Jazz Duo (2015), Inside (2017) e Cool Romantics (2019). A proposito di discografia, nel 2020, Mafalda Minnozzi pubblica Sensorial – Portraits in Bossa & Jazz, album che entra nella Jazzweek USA e raggiunge ventisei settimane consecutive di permanenza grazie agli oltre duemila passaggi su emittenti radiofoniche come WBGO, KUVO, WCLK, WDNA, JAZZ/24.
La WUCF (Orlando/FL) elegge Mafalda “Latin Jazz Artist of the Month” nel mese di esordio dell’album, mentre la WKCR (NYC), che ha già ospitato l’artista nel 2018 e nel 2019, allo storico “Tom Jobim Birthday Broadcast”, la invita per la terza volta a partecipare all’evento che celebra annualmente il grandissimo Antonio Carlos Jobim attraverso le voci dei suoi interpreti mondiali più significativi. Nel corso della sua lunghissima carriera, Mafalda Minnozzi ha condiviso il palco e lo studio di registrazione al fianco di uno stuolo di musicisti famosi in ambito internazionale, fra cui: Nico Assumpção, Raul Mascarenhas, Luiz Alves, Jurim Moreira, Armando Marçal, Cristovão Bastos, Paulinho Trompete, Luiz Avelar, Milton Nascimento, Leny Andrade, André Mehmari, Guinga, Ná Ozzetti, Toquinho, Jane Duboc, Leila Pinheiro, Harvie Swartz, Victor Jones, Art Hirahara, Rogerio Boccato, John di Martino, Essiet Okon Essiet, Will Calhoun, Eduardo Belo, Helio Alves, John Pizzarelli, Gene Bertoncini, Gabriele Mirabassi, Giovanni Ceccarelli, Antonio Onorato, Giovanni Falzone, Daniele Di Bonaventura. Le acclarate doti artistiche di Mafalda hanno brillato a tutte le latitudini, in nazioni come: Germania, Grecia, Malta, Francia, Perù, Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Portogallo, Italia, Brasile, Stati Uniti. A febbraio 2021, Mafalda Minnozzi dedica al pubblico italiano la Deluxe Special Edition dell’album Sensorial – Portraits In Bossa & Jazz, impreziosita dall’aggiunta di Città Vuota-It’s a Lonely Town e Nessuno al Mondo-No Arms Can Ever Hold You, proposti in un’accattivante versione unplugged, voce e chitarra con Paul Ricci, dalle accentuate colorazioni brasiliane.
Dicono di lei: «Mafalda Minnozzi ha la statura dell’artista internazionale. È un’interprete sensibile, sorretta da una tecnica vocale di rilievo, brava anche nello scat. È in grado di esprimersi sia in perfetto portoghese, sia in perfetto inglese. Domina il palco con la sua affascinante presenza scenica e la sua voce potente e flessibile, ricca di mille sfumature». Gerlando Gatto – A proposito di Jazz (Italia).
«Come cantante, la sua tecnica è sublime. Canta non semplicemente con facilità, ma con facoltà, come solo pochissimi cantanti al mondo riescono a fare». Raul Da Gama – Latin Jazz Network (Canada).
«Grazie alle sue esperienze con la musica jazz in Brasile e in Italia, entrambi i Paesi influenzano il suo modo di cantare. Ogni interpretazione è profonda e sensibile. Questo è il jazz di cui innamorarsi, il volo libero di un uccello in un grande cielo». Debbie Burke – Jazz Author (Stati Uniti).
«Con la sua voce sensibile e profonda, Mafalda trasmette un'apparente innocenza che è pura sensualità. Padroneggia scat e vocalità riportandoci ai migliori momenti della musica brasiliana. L’energia del jazz, con il ritmo brasiliano e lo spirito italiano, danno vita a un lavoro accattivante». José Ramon – La Habitacion del Jazz (Spagna).
«Ha una bellissima concezione di ogni canzone ed è un'artista meravigliosa. Sono affascinato dal suo modo di improvvisare e interagire». Gene Bertoncini (Leggenda del jazz statunitense – New York).
«Mafalda Minnozzi entusiasma letteralmente il pubblico con classici in versione jazz». Carlos Calado - Folha de São Paulo (Brasile).
«La voce di Mafalda Minnozzi ha un suono gioioso. Le sue note "aperte" sono rotonde e piene. Canta la Bossa Nova con energia e sincerità e incanta con la sua intonazione perfetta e il suo portoghese fluente». Dee Dee McNeil – Musicalmemoirs (Stati Uniti).