Le confusioni di un ottuagenario ultranovantenne sono - come le ha definite la menzione del Premio Letterario Casinò di Sanremo, edizione 2020 - un turbinio di ricordi, sensazioni e pagine di vita vissute: emozioni del tempo che scorre, fermandolo nell’istante del ricordo nell’allegria di chi ha conservato, nell’amore per la letteratura, la ricerca di immagini e sentimenti che sfumano in un tempo eternamente sospeso.
Enrico Berio:
Oltre alla pubblicazione, negli anni ’70, del periodico bilingue «Alpazur», negli anni ha dato alle stampe alcuni romanzi, libri per ragazzi, testi divulgativi (Grano nel deserto, 1958 – Nella gabbia del Vanone, 1963 – I marziani a Borgo Prino, 1969 – Le barche nel cielo, 1976 – Piccola storia di Arturino Bergerello, 1978 ) occupandosi anche di teatro scrivendo vari testi (in piemontese La pianta ‘d Coni, 1980 - in sanremasco Ren nu va ciù, 1981 - in genovese Viagiu ae Seycelle, 1984 e Gh’ea ün-a veia, 1988 - in italiano, la tragicommedia Sanremo belle époque 1989 riguardante la vicenda della Contessa Tiepolo presentato in lettura al Casinò di Sanremo). Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo:
I Sioux in terza elementare e la Banda di via Boves sulla Cuneo del 1932 (libro per ragazzi); Tre racconti sulla vita del comandante oceanico Giovanni Ansaldi da Porto Maurizio.
Ondate, storia di una ragazza durante la resistenza, in collaborazione con Nerina Neri Battistin, 2015; Di qua e di là. Racconti de l'Alpazur (Europa Edizioni, Roma 2016) presentato alla Fiera del Libro di Torino.