Un percorso teatrale tra le edicole sacre del centro storico di Arezzo. Il progetto, dal titolo “Mater Teatro”, è stato presentato dal collettivo artistico L’Edicola e debutterà nella primavera del 2021, prevedendo la messa in scena di una serie di performance che combineranno lo spettacolo dal vivo e le moderne forme di comunicazione multimediale.
La rassegna proporrà un cammino artistico alla scoperta delle rappresentazioni sacre delle tante edicole votive diffuse in città, che diventeranno piccoli teatri dove gli attori proporranno testi e riflessioni orientati a stimolare una ricerca interiore e spirituale. L’intenzione è infatti di valorizzare il patrimonio artistico che permea i tanti angoli della città di Arezzo, sviluppando una sorta di originale “Via del Sacro”. “Mater Teatro” trova le proprie radici nell’unione delle professionalità, della creatività e delle competenze di cinque aretini che, da decenni, collaborano in progetti artistici comuni: Amina Kovacevich e Uberto Kovacevich della Libera Accademia del Teatro, Fernando Maraghini e Maria Erika Pacileo della Fez Film, e Silvia Martini dell’associazione No Mad Filodramma.
Patrocinato dalla Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, il progetto è sostenuto dal Comune di Arezzo con il bando “Arezzo non molla e riparte 2020” ed è stato presentato con un video trasmesso in diretta alle prime luci dell’alba della festività di martedì 8 dicembre sull’omonima pagina facebook Mater Teatro. In vista del debutto ufficiale previsto per la prossima primavera, L’Edicola ha attivato un crowdfunding che permetterà a chiunque di contribuire alla realizzazione del progetto con una donazione che darà diritto ai sostenitori alla partecipazione agli eventi, tanto in presenza che con supporti multimediali, e ad un riconoscimento a testimonianza della gratitudine. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.materteatro.it o la pagina facebook del progetto. «L’attuale emergenza sanitaria - spiega Uberto Kovacevich, ideatore del progetto artistico, - ha costretto noi lavoratori del teatro e dello spettacolo dal vivo ad interrompere ogni rappresentazione artistica in presenza. Il distanziamento imposto dalla pandemia ha amplificato l’esigenza di esplorare le risposte che l’arte sacra può dare ai dubbi esistenziali dell’uomo contemporaneo, portandoci anche a riscoprire e a valorizzare le tante testimonianze presenti proprio nelle strade e nei vicoli di Arezzo: da tutto ciò è nato il progetto “Mater Teatro”».