Toscana, Sicilia e Lombardia al centro dell’attenzione della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria che, attraverso il segretario nazionale Armando Algozzino, denuncia “comportamenti inammissibili”. da parte dei dirigenti degli U.I.E.P.E (Uffici Interdistrettuali dell’Esecuzione Penale Esterna) e degli U.D.I.E.P.E (Uffici Distrettuali dell’Esecuzione Penale Esterna) .
In una lettera trasmessa a Gemma Tuccillo e Vincenzo Starita, rispettivamente capo del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità e direttore generale del Personale, delle Risorse e per l’Attuazione dei Provvedimenti del Giudice Minorile dello stesso Dipartimento, e al direttore generale dell’Esecuzione Penale Esterna Lucia Castellano, l’esponente sindacale denuncia l’assenza di relazioni sindacali e il mancato rispetto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dell’Accordo Quadro Nazionale della Polizia Penitenziaria “in considerazione del fatto – precisa il segretario – che, con un apposito decreto ministeriale del 2017, all’interno degli UEPE sono stati istituiti i Nuclei di Polizia Penitenziaria che dovrebbero lavorare direttamente con il magistrato di sorveglianza”.
“L’assenza di concertazione – afferma Algozzino – su materie che afferiscono direttamente all’organizzazione del lavoro e alla sicurezza nei luoghi dove opera il personale è molto grave e si manifesta in buona parte del territorio nazionale, soprattutto in Sicilia, Toscana e Lombardia, come segnalano i dirigenti sindacali, sempre impegnanti nella ricerca del confronto con la dirigenza”.
In merito alla contrattazione, inoltre, il segretario sottolinea alcune anomalie da parte dei dirigenti : “alcuni di essi, nel difficilissimo periodo in corso a causa dell’emergenza sanitaria – denuncia –hanno lavorato in piena autonomia a livello territoriale, senza alcun confronto con le parti sociali”.
“Davvero assurdo – spiega – che negli Uffici di Esecuzione Penale non vengano mai convocate le segreterie regionali o territoriali delle sigle per trattare argomenti che riguardano l’organizzazione del lavoro, e che vi siano dirigenti che considerano questa materia come esclusivo loro appannaggio: un atteggiamento che svela un pericoloso regresso nelle relazioni sindacali”.
“Occorrono circolari ferree in tal senso da parte del Dipartimento – aggiunge – e se i dirigenti non sono in grado di svolgere il loro ruolo, devono essere sanzionati proprio come accade ai dipendenti e alla Polizia Penitenziaria con rilievi disciplinari ”.
In cima alle richieste della UILPA Polizia Penitenziaria, figura l’attivazione di un Ufficio dedicato alle Relazioni sindacali in seno al Dipartimento della Giustizia Minorile, che si occupi di tutto ciò che accade nel territorio: uno strumento di fondamentale importanza anche sotto il profilo dei pareri giuridici, che abbia un ruolo focale e non solo d’immagine.
Il segretario, dunque, stigmatizza soprattutto l’assenza di rispetto ad oggi manifestata nei confronti delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e di tutto il comparto da parte della Direzione Generale : comportamenti bollati nella lettera come “antisindacali e antidemocratici”, oltre che “unilaterali”.
Parole molto dure, alle quali fanno seguito alcune riflessioni del segretario in merito alla giustizia minorile “oggetto di una frammentarietà estrema nei territori con tutti i disagi e le disfunzionalità che tutto questo comporta”, che saranno oggetto di prossime iniziative per coinvolgere l’opinione pubblica anche attraverso i mezzi di informazione.