Rinnovo dei contratti, di categoria e integrativo, assenza di turn over, carenza di personale: dopo le assemblee dei lavoratori tenutesi nel mese di febbraio, la Uil Pubblica Amministrazione torna sulle principali rivendicazioni della cosiddetta “vertenza fisco” che, in molti casi, coincidono con le istanze dell’intero comparto del pubblico impiego.
In una lettera trasmessa al direttore dell’Agenzia delle Entrate Sicilia Pasquale Stellacci, il segretario generale della UILPA Sicilia Alfonso Farruggia chiede maggiore attenzione in materia di benessere lavorativo, una necessità resa ancora più cogente dall’emergenza sanitaria in atto.
Nello specifico, l’esponente sindacale pone l’accento sull’annosa questione dell’assenza di turn over che, secondo la UILPA, danneggerebbe, da un lato, l’attività di contrasto all’evasione fiscale e, dall’altro, l’erogazione dei servizi di assistenza ai cittadini.
“A parlare sono i numeri - osserva Farruggia – se si tiene conto del fatto che, a livello nazionale, si registrano 4.500 unità di personale in meno in due anni, a fronte della previsione dell’assunzione di alcune centinaia di lavoratori entro la fine del 2020”.
“Proprio in queste criticità vanno ricercate le cause dell’aumento esponenziale dei carichi di lavoro – prosegue – anche alla luce della riduzione di personale e dell’emergenza Covid 19”.
In tema di budget, che per l’anno in corso non ha registrato sostanziali modifiche, il segretario generale della UILPA Sicilia affronta nella lettera anche la questione delle attività esterne, “poco remunerate e svolte all’insegna di un’assoluta esiguità di mezzi”.
“Un altro problema – osserva – è la carenza di salubrità in molti ambienti di lavoro, riflesso di contratti di pulizia sottoscritti sempre al ribasso”.
Questioni che, come osserva il sindacato, sono state oggetto di una massiccia mobilitazione dei lavoratori del fisco che ha avuto il picco di visibilità in una manifestazione tenutasi a Palermo in piazza Castelnuovo, alla presenza dei vertici nazionali della UILPA: già in quell’occasione, era stata denunciata con chiarezza l’assenza di una visione strategica della macchina fiscale da parte dei vertici dell’Agenzia responsabili, secondo Farruggia, della progressiva destrutturazione della governance e della mancata organizzazione degli uffici.
“Occorre ora rimettere al centro il ruolo dei lavoratori – conclude – non solo a beneficio dei diritti di questi ultimi, ma anche per i contribuenti, che devono essere i destinatari di servizi fiscali qualitativamente ineccepibili”.