Un sostegno per la ripartenza post-Covid19 dell’Aipd - Associazione Italiana Persone Down di Arezzo. Ad averlo stanziato è la Fondazione Graziella - Angelo Gori che, per il secondo anno consecutivo, ha previsto un intervento a favore dell’associazione cittadina che opera per favorire l’inclusione e la formazione delle persone con sindrome di Down. La recente emergenza sanitaria ha imposto un lungo stop all’Aipd e ha richiesto spese impreviste per la riorganizzazione e l’adeguamento alle misure previste per la prevenzione del contagio, dunque il contributo della onlus del Graziella Holding è stato prevalentemente orientato alla riapertura del Circolo Arcobaleno in via Curtatone e al conseguente ritorno verso la normalità.
Il primo cambiamento rispetto al passato è stato attuato nello svolgimento delle stesse attività che precedentemente venivano proposte in contemporanea per tutti i ragazzi dell’associazione ma che ora sono rivolte a gruppi ristretti di tre persone con un operatore. Questa novità ha comportato la necessità di incrementare l’orario di apertura del Circolo Arcobaleno dalla mattina alla sera, di strutturare un maggior impiego del personale, di rinunciare all’importante apporto dei volontari e di aumentare la quantità dei materiali utilizzati nello svolgimento delle iniziative quotidiane. Tra le prime attività strutturate dal momento della ripresa sono già rientrati, ad esempio, un percorso di formazione rivolto ai ragazzi con sindrome di Down per spiegare le accortezze e i comportamenti da tenere in questo periodo per tutelare la salute propria e degli altri, oltre ad un corso di giardinaggio e a numerose gite all’aria aperta. Il contributo della Fondazione Graziella - Angelo Gori Onlus, infine, è stato destinato all’acquisto di mascherine, gel igienizzanti e prodotti per la sanificazione, dando seguito ad una sinergia avviata nel 2019 con il sostegno al progetto “L’ABC nel mondo digitale” che aveva accompagnato otto ragazzi di diverse età alla scoperta di informatica, internet e social network. «I nostri ragazzi - spiega Maruska Stopponi, coordinatrice delle attività dell’Aipd, - hanno evidenziato più volte negli ultimi mesi il bisogno di uscire, di incontrare gli amici, di svolgere attività e, in generale, di ritrovare la loro quotidianità. L’associazione, dunque, ha messo in piedi ogni sforzo organizzativo per rispondere a queste esigenze e per tornare a fare del Circolo Arcobaleno un punto di riferimento per tante famiglie aretine».