“Pur comprendendo le proteste degli avvocati e il rischio di stallo per l’attività di molti studi professionali, la Uil Pubblica Amministrazione ritiene che salute e sicurezza vadano anteposte a qualsiasi altra necessità, anche se si tratta di praticare scelte impopolari”: con queste parole il segretario generale Alfonso Farruggia commenta le iniziative che, negli ultimi giorni, hanno visto protagonisti i penalisti del Foro di Palermo, contrari alla riduzione delle attività in Tribunale.
“Il mantenimento dello smart working – spiega l’esponente sindacale – è una misura assolutamente necessaria, al netto di funzioni e ruoli indifferibili : è ben chiaro a tutti come il settore della giustizia sia in assoluto il motore democratico della vita del Paese ma la UILPA ribadisce con forza la propria posizione, ovvero la centralità del lavoratore che deve essere tutelato fino alla totale scomparsa dell’emergenza sanitaria in atto”.
“La piena ripresa dell’attività giudiziaria è al momento inconcepibile – afferma Farruggia – anche per via della mancanza di adeguati impianti di climatizzazione all’interno di alcuni uffici: se è vero, come paventato, che i flussi di aria possono veicolare il Coronavirus, ci si chiede come sia possibile affrontare la torrida estate cittadina in assenza di condizionatori; apparecchiature che, tra l’altro, necessiterebbero di un supplemento di sanificazione dei filtri proprio per evitare il fenomeno della trasmissione del virus, con una previsione di costi molto elevati”.
Non è tutto: le preoccupazioni del sindacato, infatti, si concentrano anche attorno alla vicenda del Palazzo ex EAS, oggetto di una vertenza a firma della UILPA legata alle condizioni strutturali dell’immobile che, secondo alcune voci ancora non confermate, sarebbe già interessato dall’avvio dei primi interventi di sistemazione degli uffici, che un tempo ospitavano l’esattoria.
La UILPA ha sempre sostenuto la necessità di non investire risorse economiche nella messa in sicurezza della struttura ormai vetusta e di trasferire il personale presso altre sedi; un’esigenza che oggi, alla luce di quanto sta accadendo, viene sostenuta anche dalla stessa amministrazione giudiziaria.
Ancora in merito allo stato di agitazione in corso, Farruggia manifesta contrarietà sul flusso di utenti, avvocati e dipendenti che si registrerebbe nel caso di piena ripresa delle attività presso tutti gli uffici del distretto.
“In una fase così delicata, la cui durata è ancora imprevedibile - aggiunge - sarebbe davvero rischioso per la salute pubblica creare assembramenti laddove il lavoro in remoto, come dimostrato in questa occasione, garantisce una buona resa dei servizi: occorre fare prevalere il senso della responsabilità e fissare regole chiare e precise dettate da una linea di coordinamento tra i vari uffici interessati”.
“La UILPA – conclude Farruggia – è vicina a tutti i lavoratori della giustizia, e li ringrazia per l’impegno profuso in questa circostanza del tutto inaspettata: grazie anche alla dirigenza che non ha mancato di manifestare attenzione e rigore nell’applicazione delle norme contenute nei vari D.P.C.M. e nell’osservanza della circolare dell’INAIL”.
Venerdì 15 maggio è previsto un incontro tra le sigle del pubblico impiego, le r.s.u. e il presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca, con l’obiettivo di affrontare il tema delle misure organizzative da adottare nella “Fase 2”.
L’iniziativa si terrà presso l’Aula Magna nel rispetto delle ragioni vigenti di distanziamento sociale.
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palermo.uilpa.it