Legno, diverse varietà di tessuti, ma soprattutto carta: è questo il menù preferito dal “Lepisma Saccharina”, meglio conosciuto come “Pesciolino d’argento”, un piccolissimo insetto dalle lunghe antenne abituato ad albergare nelle nostre case e in grado di creare danni ingenti che potrebbero richiedere un trattamento antitarlo mirato.
A sorprendere di questo microorganismo non è tanto la lunghezza (circa 10-15 mm), ma il suo aspetto: il colore grigio-metallico e la pelle cangiante gli consentono di somigliare a un piccolissimo pesce pur non vivendo in acqua. Di simile ha tuttavia altre caratteristiche, come il fatto di sgusciare via rendendosi inafferrabile, e il mimetismo, in virtù di un colore della pelle che varia dal grigio argentato al blu scuro.
Un fattore, quest’ultimo, che gli consente di nascondersi bene all’interno delle abitazioni anche alla luce della sua longevità: questi piccoli animaletti hanno infatti una vita media di 3 anni e sono abituati al digiuno per interi mesi. Una vita lunga che si associa ad un’elevata capacità produttiva, perché le femmine sono in grado di deporre fino a 20 uova al giorno per un massimo di 3500 uova nell’arco di tutta la vita.
Uova che, solitamente, vengono deposte in piccoli anfratti come intercapedini, il retro dei battiscopa e piccole fessure di mobili e travi in legno. Motivo per il quale vengono denominati anche “Pesciolini del legno”. Appartenenti alla famiglia dei Tisanuri, questi insetti sono attivi nelle ore notturne, prediligono ambienti umidi e si nutrono di amidi e zuccheri, ovvero sostanze presenti non solo negli alimenti ma anche in altri oggetti come tessuti (cotone, lino, seta, pelle ecc.) legno e carta.
Se la loro presenza rappresenta un danno concreto per la nostra casa, lo stesso non si può dire per la nostra salute e quella dei nostri animali domestici: i pesciolini d’argento, infatti, non mordono né sono velenosi. Ad avvisarci della loro presenza sono piccolissime macchioline giallastre presenti sulla biancheria e sui libri. Un dettaglio non semplice da notare, che unito alla loro longevità, può seriamente danneggiare il nostro mobilio e le nostre librerie.
Per questo motivo, in caso di infestazione avanzata, diventa indispensabile il ricorso a un processo di disinfestazione tarli a microonde e non basato sull’impiego di sostanza chimiche dannose.
Fonte notizia
www.trattamentoantitarlo.net