Che la loro destinazioni d’uso sia come dispositivo medico o DPI, la marcatura CE delle mascherine protettive è obbligatoria.
Il coronavirus sta producendo anche fenomeni economici sui quali è opportuno riflettere.
La domanda di mascherine protettive è salita enormemente e la sollecitudine di molti imprenditori, verso le necessità delle persone a rischio ha fatto sì che anche aziende non di questo settore, si mettessero subito all’opera.
Questo comporta la necessità di chiedere informazioni e di cercare di capire in primis cosa sono queste mascherine e se hanno bisogno di marcatura CE.
Innanzitutto, precisiamo che si prestano a due diverse tipologie di utilizzo:
- come dispositivi medici;
- come dispositivi di protezione individuale.
Quando considerate dispositivi medici, le mascherine protettive necessitano di marcatura CE in quanto barriere meccaniche protettive. Rientrano nella classe di rischio I e devono essere registrate al Ministero della Salute.
Per mantenere un profilo basso (“meglio evitare la registrazione al Ministero”) e perché indirizzati da chi produce certificati di qualsiasi tipo, alcuni le vogliono considerare dispositivi di protezione individuale, che certamente non sono utilizzati dai comuni cittadini.
Approfondiamo quindi una questione che conoscevamo da anni, ma che abbiamo sempre lasciato perdere, per non sollevare vespai. Ci vengono richieste spiegazioni e consulenza sulle mascherine FFP1 o altro, quindi forniamo un chiarimento.
Quando considerate DPI, le mascherine protettive hanno l’obbligo di marcatura CE come tali. Il Regolamento (UE) 2016/425 sui dispositivi di protezione individuale (link al sito ufficiale), così come la precedente direttiva, suddivide i DPI in 3 categorie: I, II, III e nulla hanno a che fare con le classi di protezione FFP1, FFP2, FFP3.
Le categorie sono ben definite nell’allegato I del Regolamento che definisce, senza distinzione di categoria III, i DPI che proteggono da:
- a) sostanze e miscele pericolose per la salute;
- b) atmosfere con carenza di ossigeno;
- c) agenti biologici nocivi.
Inoltre, nella categoria I, non si trova segno di alcuna protezione delle vie respiratorie, quindi TUTTE le mascherine rientrano nelle categorie II o III. Queste a loro volta potranno essere suddivise in diverse classi di protezione.
Confondere la classe di protezione con la categoria è un errore.
In esso è incorso anche l’estensore di questo volantino, di cui forniamo stralci e peraltro patrocinato da eminenti autorità:
Le mascherine che proteggono dalla polvere, quelle leggere acquistabili ovunque, non sono di categoria I. La categoria minima è la II. Per essere marcate hanno necessità di un test e/o altro tipo di intervento anche da parte di un Organismo Notificato, cosa che non compare mai nella loro marcatura CE.
In sostanza, come dispositivi medici si possono immettere in commercio senza particolari problemi e verifiche, perché rappresentano una barriera meccanica contro possibili agenti nocivi.
Come DPI invece devono superare dei test che, incomprensibilmente, in alcuni ambiti si eseguono sempre e spesso a sproposito mentre in questo particolare settore della sicurezza non sono ritenuti necessari, quando invece la legge li prevede.
Ovviamente, se gli errori sono avvallati da chi deve sorvegliare la sicurezza sui luoghi di lavoro, si può giustificare, forse, chi inconsapevolmente o meno, sceglie la strada più facile e commercializza questi DPI in contrasto con le leggi europee.
Il “fabbricante”, cioè non necessariamente il produttore, ma chi rende disponibile un prodotto sul mercato UE, deve costituire l’intero fascicolo tecnico nel rispetto delle leggi.
La nostra società può assisterti in tutto il percorso sulla marcatura CE delle mascherine protettive e di qualsiasi tipo di DPI o di dispositivo medico (inclusa la registrazione al Ministero della Salute). Si parte dall’analisi dei rischi (sicurezza dei prodotti) e si conclude con il servizio post vendita.
Per ottenere informazioni ed eventuale consulenza contattaci, Ti risponderemo velocemente ed in ogni caso.
Fonte notizia
www.marcaturace.net i-dispositivi-di-protezione-individuale-dpi marcatura-ce-delle-mascherine-protettive