Tentare di salvare vite umane e rischiare di perdere la propria: è con questo paradosso che gli operatori del 118 di tutta Italia, alla stregua del personale negli ospedali, sono costretti a convivere durante l’orario di servizio. Un fenomeno dilagante, al punto che sono tanti i medici e gli infermieri che decidono di dotarsi di spray antiaggressione.
Ed è proprio quello che ha deciso di fare un’operatrice del 118 di Adelfia, cittadina nel barese dove pochi giorni fa un uomo di circa 40 anni ha aggredito l’equipaggio minacciando di tagliare loro la gola. A scatenare la sua ira, un malore che ha colpito sua madre mentre si trovava all’interno di una farmacia: tanto è bastato all’uomo a raggiungere la vicina postazione dei sanitari e inveire con brutalità contro ambulanze ed equipaggio, in uscita per un intervento da codice giallo in un paese limitrofo.
Il gesto disperato dello squilibrato, ha costretto il personale del 118 a chiamare le forze dell’ordine e la centrale operativa per inviare un’altra ambulanza per il soccorso precedentemente segnalato. E nonostante gli accertamenti fatti sull’anziana madre avessero scongiurato allarmismi e preoccupazioni, l’uomo ha continuato a minacciare e a maltrattare gli operatori fino a quando l’arrivo dei carabinieri ha riportato la calma.
“Ho deciso di difendermi da sola e portare con me uno spray peperoncino perché siamo stanchi di subire continue aggressioni mentre nessuno fa nulla”. Questo il commento di un’operatrice, che ha denunciato ancora una volta l’immobilismo da parte delle istituzioni su un fenomeno troppo spesso sottovalutato.
Fonte notizia
www.sprayantiaggressione.it