Prendendo a prestito i numeri circolati recentemente sul clima italiano, David Barzazi ha rinnovato l'impegno in favore
della sensibilizzazione alle conseguenze potenzialmente molto dannose dell'inquinamento da fonti non rinnovabili.
David Barzazi: gli ultimi preoccupanti dati sul clima
I cambiamenti climatici sono una tra le sfide più grandi che attendono il mondo globalizzato nel corso di questo secolo. Le fonti energetiche alternative a quelle fossili possono però diventare una soluzione concreta per provare a contenere e superare questo problema. In quanto pericolo reale per la biodiversità così come la conosciamo, David Barzazi si impegna in favore dell'efficientamento energetico, lottando in favore della limitazione entro una determinata soglia del surriscaldamento globale. Oltre a ciò, si è anche speso per l'impiego dell'energia secondo criteri dettati dall'oculatezza, preferendo le fonti green per utilizzi a fini di riscaldamento, raffreddamento e per ogni attività giornaliera. Il riscaldamento climatico già oggi in essere ha ricadute sempre più serie per i sistemi vitali, la salute umana e anche l'economia. A riguardo, vale la pena menzionare l'Annuario dell'Ispra, il quale ha certificato che il 2017 è stato il secondo anno più secco in Italia, dopo il 2001, da quando sono iniziati i monitoraggi nel 1961. Il totale della pioggia caduta nel 2017 è stato di quasi il 25% inferiore alla media, e al contempo la temperatura è stata più alta della media di 1,30 gradi centigradi, maggiore addirittura di 0.1 gradi rispetto al resto del mondo. Come divulgato anche da David Barzazi, queste estremizzazioni climatiche sono la diretta conseguenza dell'immissione nell'atmosfera di grandi quantità di gas responsabili del fenomeno conosciuto come effetto serra, che a loro volta sono il risultato tossico della combustione di fonti energetiche fossili per la produzione di energia.
L'impegno di David Barzazi nella lotta ai cambiamenti climatici
Tali fenomeni sono veri e propri campanelli d'allarme nel loro manifestarsi sempre più frequente e spesso complicato dall'eccezionale alternanza di siccità e bombe d'acqua in tempi molto brevi. Per quanto riguarda quest'ultimo risvolto, il 2018 è stata un'annata decisamente da dimenticare a causa dei danni inferti al patrimonio boschivo e forestale italiano, soprattutto tra ottobre e novembre scorso dalla furia della tempesta "Vaia". Alla luce dell'estremizzazione di tali fenomeni, David Barzazi saluta favorevolmente e con spirito di iniziativa l'impegno che si è assunto il Ministero dell'Ambiente, il quale per mezzo di progetti e attività mirate si è prefisso un obiettivo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica italiana in merito ai pericoli potenzialmente devastanti innescati da un cortocircuito climatico. Sia efficientamento energetico che sviluppo sostenibile sono tematiche da sempre care a David Barzazi, il quale è fautore di un pubblico impegno per il contenimento in misura rilevante delle emissioni inquinanti, a scopo protettivo della biodiversità e dell'abitabilità del Pianeta anche per le future generazioni. Questo orientamento green non è altro che la base di un percorso per assicurare le migliori soluzioni sul mercato italiano in grado di mettere a fattor comune alta qualità, risparmio di energia e preservazione della biodiversità terrestre.
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