Riuscire a scattare una bella fotografia dà soddisfazione e lo è ancora di più quando la riguardiamo insieme con i nostri amici ed insieme la commentiamo.
Chi nel passato come Professionista Fotografo di Matrimonio a Roma ha utilizzato fotocamere, cosiddette analogiche, sa che bisognava prendere degli appunti su un blocchetto per ricordare con precisione quali fossero i corretti parametri di ripresa: tempi, diaframma e Iso (all’epoca Asa) per poi poterli confrontare con la stampa.
Con le fotocamere digitali tutto ciò non occorre più: non è necessario prendere nota delle informazioni che sono di per sé contenute nei file digitali, ed il risultato si può vedere subito. Per questo motivo nel digitale, la percentuale di scatti sbagliati si è ridotta davvero di molto con una qualità anche superiore rispetto al passato.
Dunque se si ha voglia di sperimentare e creare immagini di impatto si può farlo con più semplicità rispetto al passato, per non parlare poi di quanto sia possibile fare in postproduzione per le correzioni o ritocchi.: davvero miracoli!
Programmi come Photoshop e Lightroom (solo per citarne alcuni) hanno davvero cambiato la vita di noi fotografi che prima invece era dedicata alla camera oscura dove con sapiente maestria nasceva la stampa delle immagini provenienti dai rullini fotografici.
Una famosa stampa è quella ai Sali d’argento che è un processo di stampa che utilizza carta a tre strati in camera oscura con ingranditore e luce elettrica. Il Foglio di carta è trattato con barita ed emulsione di gelatina con bromuro d’argento.
Ancora oggi ci sono molti professionisti e appassionati di fotografia che si occupano della stampa in camera oscura, partendo dai rullini classici, quelli a pellicola.
Fotografare non è molto complicato, altro discorso però è poter realizzare un’immagine che possa comunicare, che sia fruibile. La fotografia è dunque una pratica filosofica non solo tecnica. Oggi come ieri.
Saper fare una buona foto dipende da quanto siamo in grado di controllare i parametri di ripresa e riuscire ad impostare le regolazioni della fotocamera ed esserne padroni. Ma non è tutto. Dobbiamo quindi assimilare dei concetti che ci permettano di saper gestire le situazioni fotografiche che mano a mano si presenteranno, facendolo con l’occhio del fotografo Matrimoni Roma. Fotografare vuol dire sapere guardare il Mondo che ci circonda e comunicare.
Una delle citazioni più calzanti a riguardo è quella del grande fotografo Henri Cartier-Bresson in “Vedere è tutto”:
“Fotografare è trattenere il respiro, quando le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace; a questo punto l’immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale. Fotografare è riconoscere con lo sguardo nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite, che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere.”
Quando saremo padroni della tecnica, allora potremo dimenticarci di essa e dare spazio alla nostra creatività, al nostro linguaggio, alla nostra filosofia fotografica.
Buona luce a tutti.
Attilio Di Filippo | Fotografo Di Matrimoni a Roma
Fonte notizia
attiliodifilippo.com fotografo-matrimonio-roma-servizi-fotografici-matrimoni-roma