Arte, tessuto, attenzione ai giovani e al territorio nel nuovo progetto della Fondazione Dino Zoli di Forlì (Viale Bologna, 288) che, insieme alla Dino Zoli Textile, promuove la mostra “Elena Hamerski. Duplex Natura”, a conclusione della residenza d’artista tenutasi nei primi mesi del 2019 presso la sede della Dino Zoli Textile.
Dal 5 al 28 settembre 2019, alla Fondazione Dino Zoli, sarà protagonista la giovane artista forlivese Elena Hamerski, vincitrice del “Premio Speciale Dino Zoli Textile” ad Arteam Cup 2018, concorso nazionale promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina (SV).
L’esposizione, curata da Nadia Stefanel, sarà l’occasione per presentare al pubblico l’opera “Duplex Natura – Cornus sanguinea”, stampa floreale da disegno e ricamo su ciniglia 100% poliestere Dino Zoli Textile, realizzata dall’artista nel corso della residenza tenutasi da febbraio ad aprile 2019 nella sede aziendale.
«Il progetto – spiega la curatrice Nadia Stefanel – si inserisce nel programma “Who’s next”, lanciato dal Gruppo Dino Zoli nel 2018 per sostenere e promuovere la creatività emergente. Il grande dittico realizzato nel corso della residenza trae origine dal libro d’artista “Piante medicinali e velenose della flora italiana”, realizzato da Elena Hamerski nel 2016. Un archivio che comprende 271 disegni a pastelli acquerellabili, olio di lino e carbone dedicati alla flora italiana: piante medicinali e piante velenose, spesso curative e mortali allo stesso tempo, che sottolineano il carattere sostanzialmente ambiguo dell’elemento naturale».
«Elena Hamerski – prosegue Monica Zoli, socia della Dino Zoli Textile – ha selezionato uno di questi disegni per trasformarlo in altro da sé. Durante la residenza l’artista è entrata in contatto con la realtà aziendale della Dino Zoli Textile, con le persone impegnate nella ideazione degli articoli, che conoscono i processi e i prodotti. Insieme a loro si è deciso di utilizzare la stampa transfer digitale, prima su carta e poi su tessuto. Dopo avere effettuato più prove per la scelta del tessuto di base, si è optato per una ciniglia Jacquard in 100% poliestere, la cui struttura tridimensionale contribuisse a dare profondità al disegno di Elena. In seguito è stato consegnato il risultato di stampa all’artista per il suo intervento di ricamo a mano con filo in cotone, creando così un doppio disegno della stessa pianta».
“Duplex Natura – Cornus sanguinea” è un doppio nel doppio. La natura disegnata dall’artista ha un significato ambivalente che le è intrinseco, in quanto rappresenta una pianta medicinale e velenosa della flora italiana, che può essere curativa o letale in base alla quantità somministrata. La proceduta di trasferimento del disegno sul tessuto, tramite la stampa e il successivo ricamo, hanno, inoltre, creato un doppio disegno della stessa pianta. Un doppio, quindi, nel contenuto, nel disegno (nella tecnica) e infine nella forma.
Oltre al dittico “Duplex Natura – Cornus sanguinea”, il percorso espositivo comprenderà il libro d’artista “Piante medicinali e velenose della flora italiana” e sei grandi opere facenti parte del progetto “Foresta nera”, tutte realizzate con olio di lino, pastelli acquerellabili e carbone su carta. Saranno inoltre presentati in anteprima due lavori inediti che, stringendo ulteriormente il legame con il tessile, fanno uso di cartamodelli. Opere che, pur legandosi alla precedente produzione, costituiscono la genesi di un nuovo percorso, ancora incentrato sull’idea di doppio, ma evocando simbolicamente l’idea del corpo attraverso il gesto fisico della lotta e dell’abbraccio.
La personale, che sarà inaugurata giovedì 5 settembre alle ore 18.30, sarà visitabile fino al 28 settembre 2019, da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero.
Nel corso della mostra, giovedì 26 settembre 2019, alle ore 18.30, si terrà una conversazione dedicata alla duplicità della natura e alla “Cornus Sanguinea”, utilizzata in diversi preparati. Oltre all’artista, sarà presente Lucilla Satanassi di Remedia (www.remediaerbe.it), azienda di Quarto di Sarsina (FC) che dal 1992 realizza preparati erboristici e cosmetici al servizio della natura. A chiusura dell’evento un aperitivo “green”.
Elena Hamerski, nata a Forlimpopoli (FC) nel 1989, si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2012 ha vinto il Premio Terna (sezione giovani). Nel 2015 ha ideato il progetto “Change!”, incentrato sullo scambio e relazione tra artisti. Vincitrice del Premio speciale Rottapharm Biotech – Biennale Giovani Monza (2017), con l’acquisizione di due grandi lavori da parte della Pinacoteca Civica di Monza, nel 2018 si è aggiudicata anche il Premio Speciale Residenza Dino Zoli Textile all’interno di Arteam Cup 2018, con mostra dei finalisti curata Matteo Galbiati e Livia Savorelli presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì. Vive e lavora a Forlì.
Dino Zoli Textile nasce nel 1972 da un’intuizione di Dino Zoli che porta a Forlì una produzione che non aveva precedenti sul territorio. Attenzione all’ambiente, intuito, visione strategica e predisposizione per l’innovazione tecnologica hanno portato l’azienda a prosperare sia sul mercato italiano che su quello internazionale: oggi esporta in oltre 69 paesi nel mondo ed è riconosciuta come un partner affidabile, innovativo, che ha fatto della qualità Made in Italy, del servizio puntuale, della ricercatezza dei materiali e delle lavorazioni il proprio elemento distintivo. L’azienda produce e commercializza tessuti per arredamento: uniti, jacquard, stampati, outdoor, microfibre e tessuti tecnici in ampie gamme colori, stoccate nei magazzini dell’azienda a Forlì e disponibili per la pronta consegna. La produzione è principalmente in Italia con l’utilizzo di un reparto produttivo con orditoi e telai jacquard, oltre a macchinari per stampa, finissaggi e nobilitazioni varie. Da oltre vent’anni personale Dino Zoli lavora nella branch cinese per il controllo dell’avanzamento della produzione e qualitativo: producendo anche all’estero articoli creati dall’Ufficio Stile interno si ottengono tessuti più adatti all’applicazione industriale, nel rispetto della specificità ed esclusività Dino Zoli. Una parte della produzione è destinata a specifica clientela che richiede il custom made con particolari caratteristiche tecnico-creative. Oltre al settore del mobile imbottito e dell’arredamento, la produzione viene proposta e venduta anche in altri numerosi settori tra i quali, a titolo esemplificativo, Motorhome, Abbigliamento e Accessori. Venticinque anni fa è stata fondata la partecipata Dino Zoli Brasile che si occupa di commercializzare in Brasile e nel mercato sudamericano i tessuti per l’arredamento sviluppati in Italia. La fitta rete commerciale della società è presente in maniera capillare in tutti gli stati brasiliani e la sede operativa è situata nello stato di San Paolo.
Fonte notizia
www.fondazionedinozoli.com