“Gli esperimenti sociali” sono il trend che sta spopolando in rete mostrando il meglio e spesso il peggio di tutti noi. Con una telecamera nascosta gli youtuber mettono alla prova i passanti riprendendo le loro reazioni nelle più disparate situazioni su temi come il sesso, l’ abbandono, la violenza e l’indifferenza. Questo fenomeno famoso già a partire dagli anni quaranta con i format televisivi basati sulla “Candid Camera” ora coinvolge i creator più famosi della rete: da Frank Matano ai The Show per arrivare al giovanissimo Kiko.co.
Il talento di Kiko e il suo potenziale, sono stati individuati da Greater Fool Media, uno dei tre maggiori network YouTube italiani, e su facebook alcuni dei video da lui creati hanno raggiunto, in soli in 3 mesi, oltre 8 milioni di visualizzazioni. In un esperimento sociale Kiko ha interpretato un senzatetto, facendo finta di dormire e lasciando, a terra, davanti a sé delle banconote. Tra i passanti, nel video sono in molti che decidono di rubargli il denaro. Solo in pochi svegliano il clochard, consigliandogli di nascondere i soldi. In questo esperimento sono all’apparenza quelli di ceto sociale più alto a derubare il clochard mentre quelli che come lui sembrano avere delle difficoltà lo allertano e lo svegliano. In un altro video, girato nella metropolitana di Milano, Kiko ha finto di insultare una famiglia di omosessuali con il proprio bambino. In questo video le persone presenti alla scena, fortunatamente, non sono rimaste indifferenti ma hanno invitato l’omofobo a allontanarsi e a lasciare in pace la famiglia. Tra gli esperimenti sociali più visualizzati e commentati troviamo quello inerente il rapimento di un bambino: l’incubo di ogni genitore. In questo caso, si inscena la situazione in cui uno sconosciuto si avvicina ad un bambino e con un inganno e lo porta via con sè. In questo video, che ha superato su facebook le 8 milioni di visualizzazioni, Kiko con un piccolo complice, avvisando prima la mamma di quello che andrà a fare, avvicina un bambino al parco e nel giro di pochi minuti, i tre si allontanano dalla mamma e dal parco. Al ritorno dell’esperimento, vediamo la mamma del bambino ancora sotto shock dall’avere appreso con quanta facilità, il proprio figlio più volte avvisato di non parlare e seguire gli sconosciuti, si sia lasciato ingannare. Il fine dei video di Kiko è quello di stimolare alla riflessione giovani e adulti. Se il web è un filtro che spesso ci mostra una realtà diversa, i video di Kiko cercano di stimolare in noi quell’empatia che piano piano stiamo perdendo.