Contrariamente alla tendenza attuale che vuole che la canna sia l'amichetta delle serata infelici dei nostri giovani, i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology stanno continuando con le loro azioni di prevenzione all'uso di stupefacenti.
Nella serata di lunedì 29 aprile, per le vie del centro, sono stati distribuiti centinaia di libretti informativi sugli effetti devastanti della droga, sia nelle attività commerciali che ai passanti. Quanto si riscontra sono due elementi principali: uno è l'arrendevolezza che certe persone hanno ormai acquisito riguardo questo argomento, l'altro è l'inganno che sta dietro ad essa. Per poter vendere in modo più prolifico, l'industria della droga ha inventato l'idea della canna solo come marketing. Immagini della foglia di marijuana e dello sballone coi rasta fanno parte della nostra cultura quasi quanto l'acqua e chi vuole fare qualcosa per mettere verità in questo argomento rischia di essere deriso perché è una voce fuori dal coro.
A quanto pare i primi ad essere coinvolti nel vero consumo di droga sono proprio quelli che oggi sostengono che ci sia qualcosa di ludico nel fumare hashish, interpretando il secondo gradino del piano che vuole portare alla liberalizzazione (il primo è stato distinguere la droga tra leggera e pesante).
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere” disse L. Ron Hubbard. Non serve prendere una laurea in filosofia o essere dei primari per vedere che le persone coinvolte nel mondo della droga, spacciatori o tossici, vivono vite piatte, condite da situazioni drammatiche e spesso sono una vera e propria spazzatura vissuta nell'ombra e nella solitudine. Non si può ancora stare a guardare, ciò che va promosso è la vita libera dalla droga.