Sabato 9 marzo presso la Biblioteca Comunale di Pantigliate (via Risorgimento 34) alle ore 16, in occasione della giornata della donna, l'autrice Marina Bertamoni presenterà il suo ultimo romanzo "Dieci parole per uccidere" pubblicato per Fratelli Frilli Editori.
Presenta la giornalista Valeria Giacomello.
Parteciperà anche la cantante Daniela Di Nardo accompagnata dal maestro Alessandro Cignoli.
Il Romanzo:
Dopo il successo del primo romanzo noir pubblicato nel 2016 per Fratelli Frilli Editori, Chi muore giace, che si è aggiudicato il secondo posto al “Premio Letterario Giallo Garda” nella sezione inediti, l’autrice milanese Marina Bertamoni torna con la seconda indagine dell’ispettrice Luce Frambelli…
Il 19 gennaio, giorno della festa patronale di San Bassiano, la città di Lodi si sveglia ammantata da una spessa coltre nevosa. Un bel guaio, dato che si tratta dell’evento cittadino più atteso dell’anno e la neve rischia di rovinare la festa. Ma la neve non è l’unica emergenza a cui la Questura dovrà far fronte: nella notte, in provincia, un noto imprenditore e la moglie sono stati torturati e uccisi in maniera brutale, all’interno della loro lussuosa villa, blindata e a prova di intrusione. L’indagine è da subito indirizzata verso l’ipotesi più probabile, una rapina in villa finita male. Bande di extracomunitari dedite a rapine di questo tipo sono già state segnalate in provincia, è facile sospettare che siano gli autori anche di questo orribile delitto.
Le cose, però, non sono così semplici e l’Ispettrice Luce Frambelli, guidata da un’ispirazione e da un’ostinazione tutte femminili, è decisa ad andare oltre le apparenze. Ci sono molte cose che non tornano e Luce non è disposta ad accettare la soluzione più facile, quella che consentirebbe di chiudere il caso senza troppe complicazioni. La tenacia di Luce si scontra con la svagatezza del Vicequestore Binaschi, sempre più assente e rassegnato, e con le resistenze del Dottor Rufillo, il magistrato inquirente che aspira a una carriera politica. Soprattutto, Frambelli dovrà combattere con una mentalità che vede lo straniero come il colpevole ideale, il capro espiatorio da sacrificare a prescindere. È una lotta contro i pregiudizi, nel tentativo di stabilire una verità assoluta. Sempre che questo sia possibile, perché la verità è una dea dalle molte facce e tu vedrai solo quella che ti assomiglia.