Si parlerà della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani nella Cappella della Chiesa di Scientology nella serata dell’8 dicembre, in occasione del 70° anniversario della sua promulgazione da parte delle Nazioni Unite. 70 anni che sembrerebbero trascorsi invano, considerato che centinaia di milioni di persone vivono in situazioni di estrema povertà, che in tutti i continenti ci sono conflitti che generano decine di migliaia di morti sia civili che militari e che in moltissime nazioni molti dei diritti in essa contenuti non sono mai arrivati.
Si parlerà dei Diritti Umani coinvolgendo i rappresentanti di varie etnie, culture e credo religiosi, cercando di trovare i valori che li uniscono, soprattutto per capire dalle esperienze dirette di ciascuno di loro, in che modo gruppi di estrazione e cultura diversi, possono unirsi e creare, non solo a parole ma con le azioni concrete, le condizioni affinché, come scriveva il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard: “i Diritti Umani siano resi una realtà e non un sogno idealistico”.
Alla serata parteciperanno: Doreid Mohamad, Presidente delola Associazione Sardegna-Libano, Gian Paolo Soddu, rappresentante della comunità dei Baha’ì, Juadistira, rappresentante della religione degli Hare Krishna, Mahmoud Soboh, rappresentante della Comunità Palestinese a Cagliari, e Nicola Oi, Presidente della Chiesa di Scientology della Sardegna.
Un dibattito sicuramente interessante e ricco di spunti, considerate le diversità dei partecipanti che metta le basi per una migliore conoscenza reciproca da cui far scaturire le azioni per divulgare, rispettare e far rispettare i Diritti Umani in ogni realtà.
Fonte notizia
www.unitiperidirittiumani.it