I volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology non si fanni sfuggire le opportunità che si presentano per diffondere il loro mantra: no alla droga, si alla vita. Così la 22^ edizione della maratonina "Città di Uta" che si è tenuta nella mattinata di domenica 18 novembre, diventa l'occasione per unire lo sport con l'azione di prevenzione alle droghe, attraverso la diffusione di centinaia di libretti contenenti informazioni corrette sulle droghe, in special modo sulla cocaina e la marijuana.
"Lo sport non si concilia con le droghe, ha dichiarato un maratoneta alla fine della sua fatica, questa iniziativa è importante perchè si uniscono due messaggi: fai sport se non vuoi cadere nella tentazione dello sballo."
Lo sport da sempre è una delle armi più efficaci nella lotta alla noia che affligge le giornate di molti ragazzi. Lo sport come attività per impegnare mentalmente e fisicamente i giovani, tenendoli a riparo da pericolose tentazioni.
Il ruolo dello sport nello sviluppo fisico e della personalità dei ragazzi è universalmente riconosciuto. Il fatto di poter sperimentare ed esibire le proprie capacità, sviluppa l'autostima nei giovani atleti che si guarderanno bene dall'uso di droghe, che potrebbero mettere in crisi quell'equilibrio fisico che li sta portando al successo.
Gli spacciatori recuperano le loro ignare vittime soprattutto tra i ragazzi privi di stimoli e di impegni che gli occupi il tempo.
Il filosofo L. Ron Hubbard scriveva che " le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere", privarsi di poter assaporare queste emozioni per una effimera evasione dalla realtà che la droga ti da per qualche attimo, per ricadere poi nell'oblio più profondo, è un rischio che non vale la pena provare.
Info: www.noalladroga.it