I pavimenti sopraelevati sono sfruttati soprattutto per uffici e strutture commerciali, sia all’interno che all’esterno con un apporto di notevoli vantaggi. Più raramente sono utilizzati per uso domestico, se non non nei cosiddetti smart buildings dotati per definizione di sofisticati impianti tecnologici.
Un pavimento flottante è formato da differenti elementi tecnici modulari sovrapposti: la finitura superiore – che può essere in materiale ceramico come il grés porcellanato, in legno, in pietra o in materiale plastico – viene incollata su di un pannello modulare – realizzato con un materiale alleggerito e isolante – a sua volta montato su di un supporto con piedini regolabili.
La struttura modulare permette di definire altezze, dimensioni e finiture completamente differenti senza mai modificare il sistema strutturale, con un evidente risparmio di tempi di montaggio e costi.
Il pavimento galleggiante è un buona soluzione per chi desidera adattare la struttura presente alle nuove esigenze progettuali e funzionali, ma senza costose opere di muratura.
I pregi principali di un pavimento sopraelevato:
Si installa in pochissimo tempo.
Facilita la posa e la manutenzione degli impianti evitando di incorrere in costose opere di muratura.
Favorisce il risparmio energetico grazie all’effetto isolante dell’intercapedine che va a formarsi tra il pavimento originale e il piano di calpestio.
Le pavimentazioni tecniche hanno avuto un grande sviluppo soprattutto nelle strutture industriali e negli uffici perché offrono una soluzione economica e pratica alle esigenze di integrazione degli impianti negli ambienti di lavoro.
Quando è meglio utilizzare un pavimento flottante rispetto a uno tradizionale?
1. In seguito a modifiche e ristrutturazioni
Quando dobbiamo fare delle modifiche all’impianto o introdurre una particolare soluzione tecnica che ha bisogno di essere controllata e manutenuta di sovente, optare per un pavimento di questo tipo con delle piastrelle facili da sollevare per le ispezioni è sicuramente la scelta migliore.
Ad esempio può essere utilizzata a fronte di una piccola ristrutturazione in cui si devono spostare gli allacci dell’acqua o i termosifoni da una parte all’altra della sala. Utilizzando i pavimenti flottanti basta sopraelevare una parte di pavimento invece di creare delle tracce, spaccando il pavimento esistente.
2. Per dare movimento
Si possono usare quando vogliamo creare una certa vivacità visiva, si esalta una zona rispetto ad un’altra creando un percorso a varie altezze, ogni funzione ha una zona ben definita pur rimanendo uno spazio aperto.
Particolarmente indicato per gli ambienti open space, dove la creazione di due livelli diversi può servire per separare idealmente le varie zone, può rivelarsi la soluzione ottimale anche per ambienti più piccoli a cui si vuole dare dinamicità e movimento.
3. Come elemento isolante
Usare un pavimento tecnico sopraelevato permette di isolarsi da un terreno particolarmente freddo o con caratteristiche climatiche avverse. Un pavimento flottante ha qualità di isolamento termico e sonoro, la ventilazione naturale data dalla distanza dal pavimento di appoggio, permette di migliorare moltissimo le prestazioni con un risparmio energetico. Oltretutto si può pensare di aggiungere ulteriori strati isolanti o con caratteristiche adeguate alle nostre esigenze semplicemente aggiungendoli agli strati del modulo.
4. Per la sua leggerezza
Si può sfruttare nel recupero edilizio e nella ristrutturazione. Grazie alla loro leggerezza non appesantiscono le strutture preesistenti, ed anche in contesti architettonici di pregio storico e artistico,può essere di grande aiuto utilizzando un modulo vetrato per proteggere e lasciare visibili elementi preziosi o interessanti.
5. Anche all’esterno
Utilizzato in esterno permette di sfruttare al meglio le sue caratteristiche isolandoci dal terreno e lasciando il pavimento sempre asciutto e in ordine. Basta prevedere dei punti di scolo e una leggera pendenza e non avremo mai problemi di ristagno d’acqua!
Fonte : www.petral.it
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