Ormai le culture si contaminano, i colori della pelle si incontrano nelle strade delle nostre città e le diverse etnie fanno parte del nostro vivere quotidiano. C'è chi vede in tutto questo un arricchimento per la nostra società, chi come una "contaminazione negativa" con la paura di perdere le proprie identità e una riduzione dei propri diritti.
I volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology la vedono come una opportunità di crescita culturale e sociale anche alla luce principi contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, promulgata dalla Nazioni Unite del dicembre 1948, che garantisce ad "ogni individuo il diritto di asilo e di cittadinanza, di potersi muovere liberamente, di libertà di espressione, di pensiero e di religione". Sono solo tre dei trenta Diritti Universali che la Carta garantiti a tutti gli uomini, senza distinzione di credo, cultura, ragione sociale, etnia o colore della pelle, solo per il fatto di appartenere a quella "razza" che si definisce "Umana".
Valori universali troppo spesso disattesi e calpestati, volontariamente o meno non ha importanza, nel nostro vivere quotidiano e nei rapporti interpersonali, senza andare ad individuare le responsabilità, peraltro pesantissime, di chi è preposto a livello istituzionale a garantili e non fa abbastanza pèrchè questo avvenga.
"I diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico", auspicava il filosofo L. Ron Hubbard invitando a darsi da fare a divulgarli e a rispettarli. Seguendo l'invito del loro Maestro, i volontari della missione della Chiesa di Scientology di Olbia, nella mattinata di giovedì 8 novembre distribuiranno a centinaia persone di ogni etnia e colore della pelle, copie del libretto " Che cosa sono i Diritti Umani?" nelle strade del centro del capoluogo gallurese.