“Vapore, ingranaggi e sogni meccanici. Lo Steampunk e i Nuovi Vittoriani” (edito da Nero Press), il nuovo libro di Elettra Dafne Infante verrà presentato oggi, martedì 25 settembre alle ore 18,00 nella Libreria i Trapezzisti di Roma.
Dopo il grande successo del libro Vita da Cartoni (ediz.Tunué, libro più dvd) basato sull’omonimo documentario scritto e diretto dalla stessa che l’ha vista in concorso ai David di Donatello per la seconda volta la scrittrice esce con questa nuova opera.
Vapore, Ingranaggi e Sogni Meccanici: lo Steampunk e i nuovi Vittoriani. Ucronia, anacronismo e progresso in un nuovo genere letterario che prende sì spunto dall’Inghilterra e dalla Scozia di metà Ottocento, ma che lega le sue origini letterarie anche all’America di Twain. Genesi e confronto tra la letteratura di fantascienza e quella retro futuristica dello Steampunk e dei Nuovi Vittoriani, con particolare attenzione alle rivisitazioni contemporanee, letterarie e televisive, del personaggio di Sherlock Holmes, apocrife rispetto al canone, e alla tendenza distopica del cinema degli ultimi anni. Un trionfo di automi, orologi, ingranaggi, invenzioni e realtà alternativa, ma anche di nostalgia, muovendosi tra i vicoli di una Londra contraddittoria, affascinante e pericolosa, che a quel tempo viveva il delicato passaggio dai lumi a gas alla luce elettrica, semi nascosta dai fumi e dai vapori della seconda Rivoluzione industriale.
Un tema che, giorno dopo giorno, con il suo calore, la sua passione e anche qualche stravaganza, è riuscito a farsi strada all’interno di una cultura e di una letteratura moderna che in parte ha ceduto ai rigidi canoni dettati dallo strutturalismo. Forse i Nuovi Vittoriani fantasticando nei loro racconti di incontri con personaggi di tutte le epoche, Tesla su tutti, hanno davvero trovato la macchina del tempo dei primi racconti di Wells e le istruzioni per l’uso. Un’epoca perfetta alla quale fare appello per vivere quello spirito avventuroso di Verne e dei suoi viaggi straordinari, per lasciare la realtà virtuale di internet e riappropriarci della nostra fantasia.
Il viaggio verso la modernità ha recato una serie di mancanze di riferimento, nella post modernità, cioè noi, viviamo molto una realtà virtuale fatta di social e di tag. Probabilmente, oggi, un po’ come Alice e un po’ come i Vittoriani originali, viviamo un certo disagio nei confronti della società contemporanea, riconosciuta come Terza Rivoluzione Industriale. Sempre sotto stress, sempre circondati da tanta visibilità, sempre taggati, diciamo che l’incubo del Grande Fratello annunciato da Orwell o i 15 minuti di notorietà di Warhole sono diventati la nostra realtà. Ma mentre gli strutturalisti e i post moderni parlano di morte della letteratura per colpa dell’invasione massmediatica, di internet e della globalizzazione, i Nuovi Vittoriani recuperano l’individualismo e attraverso un genere letterario dove tutto è possibile, hanno trovato una porta per vivere una realtà migliore e che nel cinema e nell’animazione ha portato capolavori come “Hugo Cabret”, “The Illusionist”, “Ritorno al Futuro”, “Il Castello errante di Howl” e molti altri.
E’ un mondo che parte da una solida base, la realtà, avvenimenti realmente accaduti e personaggi realmente esistiti, ma poi rielaborati secondo questo concetto in una realtà alternativa e diventa un mondo dove tutto è possibile, non ci sono limiti.
È un modo di sentire, è un’affermazione di sé e di ciò che si vuole essere. L’autrice afferma che lo Steampunk, solitamente considerato un sottogenere della fantascienza, è in realtà genere a sé stante, e ne illustra ampiamente i motivi, sostenendo che addirittura è di visioni opposte. Sulle sue origini ci sono molteplici scuole di pensiero, in questo libro ne offre una completamente nuova trovando il primo precursore del genere nell’Americano Mark Twain e analizzando un legame tra un suo racconto e Ritorno al Futuro. Analizza in dettaglio le serie televisive più importanti del genere, vero e proprio boom di questi anni, come: Sherlock prodotto dalla BBC, Elementary, Penny Dreadful, Dickensian, Victoria e la tendenza distopica del cinema degli ultimi anni. Biografia Scrittrice, sceneggiatrice e regista, Elettra Dafne Infante nasce a Roma nel 1971; diplomata in lingue si trasferisce a New York dove studia presso la New York University, prende un secondo diploma presso l'Istituto di Stato per il Cinema e la Tv Roberto Rossellini di Roma e alterna il lavoro di assistente, aiuto regista e segretaria di edizione per pubblicità e pellicole cinematografiche internazionali a programmi Rai quali “Visionari”, “Speciali Superquark”, “Festival di Sanremo” e “I grandi della letteratura Italiana”. Laureata con Lode in Letteratura angloamericana presso la facoltà di Lingue e Culture Straniere di Roma Tre, l’autrice in questi anni ha spesso legato la sua passione per i viaggi e per i libri con le sue esperienze professionali in giro per il mondo, andando alla ricerca di quei posti e di quei personaggi con cui è cresciuta: dalla Londra letteraria e segreta di Sherlock Holmes e Jack the Ripper, alla Scozia di Walter Scott, passando per il Giappone di Miyazaky e Matsumoto, esplorandone ogni volta i luoghi meno noti e più suggestivi.
È autrice di Tra Suono e Immagini, (Cinetecnica 2005) dedicato alla musica e allo stretto rapporto che la lega al cinema, soprattutto nel genere horror, seguito nel 2007 dalla collaborazione con la Rizzoli per Il Grande dizionario della canzone Italiana e nel 2012 dalla pubblicazione di Vita da Cartoni, - Tunué, libro più dvd, basato sull’omonimo documentario scritto e diretto dalla stessa che l’ha vista in concorso ai David di Donatello per la seconda volta. Ha curato la regia di alcuni concerti di musicisti di fama internazionale, ma la sua grande passione rimane la letteratura e le storie a metà tra il gotico – noir e fantasy. Dal 2012 è stata presente in teatro con la Rock Opera Gotica Edgar Allan Poe, il Racconto di un Uomo, di cui è autrice.
Vapore, ingranaggi e sogni meccanici (Lo Steampunk e i Nuovi Vittoriani)
Libreria i Trapezzisti , via Laura Mantegazza, 37 – Roma
Martedì 25 alle ore 18,00
UFFICIO STAMPA CAROLA ASSUMMA
mobile +39 393 9117966