Nella nostra vita quotidiana spesso abbiamo la sensazione che ogni giorno sia identico a quello che è arrivato ieri e a quello che arriverà domani. Tutto sembra già prestabilito, scritto, deciso da un piano superiore che rispetta uno spartito immaginario, nel quale è vietato cambiare una singola nota. Ci conduce per mano un determinismo atavico, figlio di un non detto, un sottaciuto, un rimosso. Finché non arriva il giorno in cui tutto cambia, in cui si rompono gli schemi, in cui il treno su cui siamo salta su un binario inaspettato e prende un'altra direzione. Il giorno di cui non si parla –come il titolo del libro di Nikita Placco, al suo esordio nel mondo della letteratura italiana – ci viene finalmente rivelato e tutto diventa possibile. Le scelte sono ora davvero libere e può esserci spazio per la redenzione rispetto a un destino segnato.
L’autore: Nikita Placco
Nikita Placco è nato il 10 maggio 1968, vive a Roma e fa l’avvocato penalista da oltre 25 anni. “Il giorno di cui non si parla” è il suo primo romanzo. Nel libro si sente la necessità, da parte dell’autore, della ricerca di una verità chiara sul senso più nascosto dell’esistenza umana. Una verità che nessun processo in aula di tribunale può dire. Un racconto profondo, sincero, sentito. Elaborato dalla fantasia, ma che potrebbe essere tranquillamente la storia di tutti noi. Dice Nikita: “Attraverso una storia che non ha nulla di autobiografico, ma in cui mi riconosco come l’avessi vissuta realmente con il massimo della finzione ho raggiunto il massimo della sincerità”.
Rodolfo, già affermato notaio, trova nella scrittura una nuova e più profonda vocazione. Il suo libro di esordio è un successo e non può più sfuggire in alcun modo all’esigenza profonda e intrinseca d’indagare la realtà. La pubblicazione del romanzo della sua consacrazione definitiva è imminente, e Rodolfo è elettrizzato all’idea. Vive la sua vita con leggerezza, sapendo di poter contare sull’affetto dei suoi nipoti e sull’amore, fugace ma intenso, di Olivia. Ma proprio quest’ultima gli rivela improvvisamente di aspettare un figlio, concepito con un altro uomo. Rodolfo non indietreggia, anzi, accetta l’idea di potersi costruire finalmente una sua famiglia. Quella rivelazione, però, lo porterà a scoprire il grande rimosso della sua esistenza: la scoperta, unitamente all’apparizione di Carla, scombineranno i piani e le certezze di Rodolfo, cambiando per sempre il corso della sua vita.
“Il giorno di cui non si parla” è un romanzo di vita appassionato, sentito, spietato e dolce allo stesso tempo. Attraverso questo libro Nikita Placco dà voce ai dubbi esistenziali di Rodolfo e di tutti noi. La ricerca della verità è parte integrante del nostro lavoro di uomini sulla terra, e l’autore sembra voler focalizzarsi proprio su questo punto. Gli eventi che sconvolgono la vita di Rodolfo possono riguardare tutti noi. E, al dunque, “la vita può essere diversa da quella che a volte ci viene data”.