Congresso ESC 2018- Aderenza e terapie DOAC, presentata la nuova confezione di LIXIANA® per assicurare ai pazienti benefici a lungo termine
I pazienti con fibrillazione atriale (FA) che interrompono la loro terapia DOAC o non la seguono in modo ottimale, hanno un rischio significativamente maggiore di eventi cardiaci e cerebrovascolari maggiori o morte, rispetto ai pazienti che sono aderenti al trattamento. In Italia sono più di 157mila i pazienti con scarsa aderenza.
Al Congresso ESC di Monaco Daiichi Sankyo presenta la nuova confezione di edoxaban (Lixiana) progettata per aiutare coloro che sono affetti da questa aritmia a seguire le indicazioni del medico e mantenere il controllo del loro trattamento.
Monaco 27 Agosto 2018 – In occasione del congresso ESC di Monaco, Daiichi Sankyo Europe ha presentato il nuovo packaging di LIXIANA®, progettato per contribuire a migliorare le routine e l’aderenza all’assunzione del farmaco. Dati real world hanno infatti rivelato che più di 1 paziente su 4 affetto da Fibrillazione Atriale (FA) ha un’aderenza non ottimale ai DOAC, e ciò aumenta il rischio di ictus e morte. Ed è ormai ampiamente dimostrato che una scarsa aderenza ai trattamenti orali dei pazienti in condizioni croniche porta a risultati peggiori e più ospedalizzazioni rispetto a coloro che assumono i farmaci seguendo diligentemente le prescrizioni. L’aderenza al farmaco è quindi di vitale importanza per l’efficacia del trattamento e la ricerca ha dimostrato che specifiche strategie di packaging possono contribuire ad aumentarla.
L’aderenza del paziente ai farmaci è un problema complesso e le caratteristiche personali possono diventare ostacoli al trattamento. Può essere difficile per i pazienti prendere con regolarità i farmaci che non trattano sintomi attivi e visibili o che possono causare effetti indesiderati, senza contare che spesso ad ostacolare la compliance è anche la difficoltà di seguire regimi di trattamento complessi o multipli, a causa di deficit cognitivi o fisici dovuti anche all’età avanzata dei pazienti. Per i soggetti naïve che iniziano il trattamento con anticoagulanti, la facilità d’uso e la maneggevolezza del farmaco favoriscono l’aderenza e stabiliscono una salda routine per l’assunzione del trattamento così come prescritto.
L’aderenza alla terapia anticoagulante in Italia. In Italia la fibrillazione atriale colpisce circa 1.100.000 ultrasessantacinquenni, 1 anziano su 12. Esistono forti evidenze scientifiche sul ruolo degli anticoagulanti orali nel ridurre di oltre il 70% il rischio di ictus nei soggetti portatori di questa aritmia cardiaca di rilevanza clinica, eppure secondo i più recenti studi del Centro Controllo Malattie del Ministero della Salute, più di 157.000 pazienti non aderiscono alla terapia in modo ottimale, con conseguenze gravi e invalidanti per la loro vita, nonché un onere di oltre 1 miliardo di euro l’anno per il SSN, considerando solo i costi diretti determinati dal verificarsi di un ictus cerebrale a seguito di FA.
Inoltre gli ictus che si verificano dopo un’interruzione della terapia antitrombotica sono associati a maggiori mortalità e morbilità rispetto agli ictus che si verificano mentre un paziente è in trattamento antitrombotico.
Un nuovo packaging per una migliore aderenza. I pazienti affetti da fibrillazione atriale hanno identificato i fattori che possono migliorare la convenienza del farmaco, e tra di essi hanno indicato confezioni facili da aprire che includano promemoria di dosaggio, come ad esempio etichette per giorno e ora. Questi stessi pazienti preferiscono anche terapie facili da somministrare, in particolare la somministrazione una volta al giorno è preferita alla somministrazione due volte al giorno.
La nuova confezione di LIXIANA® è stata progettata per includere numerose funzioni che possono migliorare l’aderenza al farmaco. La scatola include un messaggio di promemoria e un timer di assunzione, posti nella parte interna dell’apertura dall’alto, che ricordano ai pazienti l’ora del giorno in cui prendere la pillola. E’ stato infatti dimostrato che queste caratteristiche possono rivelarsi particolarmente utili per i pazienti neo-diagnosticati o distratti che statisticamente mostrano un’aderenza più bassa. Ma il nuovo packaging aiuta anche i pazienti che sono passati ai DOAC da un antagonista della vitamina K (VKA), infatti esso rafforza il messaggio dell’importanza della compliance ed contrasta un possibile abbassamento della guardia dovuto ad un regime che potrebbe essere considerato meno impegnativo del precedente. Un messaggio di “ultimo blister” sul fondo della confezione ricorda ai pazienti che è ora di rinnovare la prescrizione; incoraggiando il contatto regolare con il proprio medico con conseguente incremento dell’aderenza a lungo termine, “pack-to-pack” ovvero di scatola in scatola. Inoltre, un codice QR stampato sulla copertina interna della confezione consente ai pazienti di accedere facilmente al foglio illustrativo in formato digitale e la confezione di facile apertura è stata progettata per aiutare i pazienti con mobilità ridotta delle dita.
“Noi di Daiichi Sankyo ci impegniamo a garantire la sicurezza dei pazienti come nostra massima priorità; un aspetto importante di questo è garantire che i pazienti siano supportati nell’aderire al loro regime di trattamento – ha dichiarato Benoit Creveau, responsabile del Marketing Cardiovascolare di Daiichi Sankyo Europe –Vogliamo fare tutto ciò che possiamo per aiutare i pazienti ad assumere il controllo della loro cura a lungo termine, affinché ne traggano il massimo beneficio, con conseguente minor numero di eventi cerebrovascolari e ricoveri”. Se infatti i livelli di aderenza alla vita reale sono più strettamente allineati con i livelli di aderenza osservati nelle sperimentazioni cliniche, i medici possono essere certi che i loro pazienti trarranno beneficio da edoxaban come previsto.
Edoxaban è l’unico anticoagulante diretto in monosomministrazione giornaliera che presenti anche una riduzione dei sanguinamenti maggiori superiore rispetto al warfarin ben gestito nella fibrillazione atriale non valvolare (FANV). Il profilo di sicurezza di edoxaban è stato stabilito nel trial ENGAGE AF-TIMI 48, che lo ha testato su un ampio range di pazienti per una media di 2,8 anni.
Fonte: Daiichi Sankyo
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