Una delle domande ricorrenti, negli ultimi mesi, dopo che l’inchiesta sui «furbetti del cartellino» ha scoperchiato il bubbone dell’assenteismo e di altri comportamenti anche se casi realmente gravi come denunce per truffa Inps e molti peccati veniali o formali sono finiti in un unico, generico calderone sbrigativamente “giustizialista” –, è stata «Ma nessuno vedeva e denunciava?». Lazio Ambiente Spa, la società pubblica che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e di spazzamento delle strade è stato vittima di truffa da parte dei dipendenti tanto da affidarsi ad una Agenzia Investigativa Santoni Investigazioni per far luce sulla vicenda.
Impossibile tracciare un identikit unico del furbetto del cartellino: da Nord a Sud, dai ministeri alle Asl, dalle università alle agenzie, da chi truffa in solitaria a chi agisce in cordata, con complici.
Sempre più aziende stanno mettendo, alle calcagna dei propri dipendenti, gli investigatori privati: i detective sono assoldati dal datore di lavoro per verificare che il personale non commetta violazioni dell’obbligo di fedeltà, come l’utilizzo strumentale della malattia , gli abusi dei permessi della legge 104, l’utilizzo dell’auto di lavoro per scopi personali, le pause durante le trasferte, ecc.
I controlli eseguiti dalle agenzie investigative sui lavoratori sono ritenuti leciti dalla giurisprudenza anche se occulti o se posti fuori dall’azienda, con il solo limite di non poter invadere la privata dimora dell’interessato. In quella, a tutto voler concedere, può entrare solo il medico fiscale nel corso della visita di controllo.
Per operare lecitamente, le agenzie investigative non devono sconfinare nella vigilanza dell’attività lavorativa vera e propria (che la legge riserva solo al datore di lavoro e ai suoi collaboratori). Il che significa che non possono verificare la durata o la qualità della prestazione del dipendente.
Gli “ispettori privati” possono essere incaricati solo al fine di prevenire la commissione di illeciti da parte dei dipendenti stessi.
Anche il solo sospetto o la semplice ipotesi che tali illeciti siano in corso di esecuzione da parte del lavoratore consente all’azienda di incaricare gli 007, essendo il prestatore d’opera tenuto ad operare diligentemente per tutto il corso del rapporto di lavoro.
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gianlucasantoniivestigazioni.wordpress.com