Il Museo Nazionale d’Arte della Cina (NAMOC), con sede a Pechino, dal mese di giugno parla anche italiano. L’opera “Lontano da Xian” dell’artista Omar Galliani è entrata a far parte delle collezioni del Museo, accanto ai lavori di Pablo Picasso, Salvador Dalí, Kaethe Kollwitz ed Ansel Adams.
Il NAMOC, punto di riferimento culturale a livello nazionale, raccoglie oltre 110.000 pezzi che documentano lo sviluppo dell’arte in Cina dai tempi antichi ad oggi. Le collezioni includono anche dipinti del passato, opere di calligrafia, manufatti e lavori selezionati di maestri internazionali.
“Lontano da Xian” è un’opera a matita su tavola di 180x180 centimetri, realizzata nel 2016 ed esposta nel 2017 a Pechino, in occasione della settima edizione della Biennale Internazionale d’Arte, manifestazione tesa ad individuare ricerche pittoriche e scultoree che propongano nuove visioni tra locale ed internazionale, arte, cultura e società.
«Il tema dell’ultima Biennale Internazionale d’Arte di Pechino, “La via della seta”, e l’opera che ho scelto – spiega Omar Galliani – mostrano due direzioni di “sguardo”: Oriente e Occidente. Il volto resta celato. I tratti somatici si sottraggono all’identificazione dell’origine. Tutto si fonde e armonizza nel centro del quadro, dove la cosmogonia di un cielo stellato riempie un atanor / vaso simbolico del Tutto. Un melograno tatuato, simbolo di vita diffuso tra Oriente e Occidente, celebra il rito della vita e della rinascita. Nella vita nomade del mio disegno, “Lontano da Xian” si ferma oggi in uno dei più importanti musei della Cina. Diverse opere sono entrate nelle collezioni dei musei cinesi nei quali ho esposto dal 2000 ad oggi. “Lontano da Xian”, con il suo viaggio di sola andata, tesse un filo di seta rossa che cuce insieme Occidente e Oriente».
Quello di Omar Galliani con l’Oriente è un legame consolidato, riscontrabile e riconoscibile come cifra artistica in molte sue opere. La sua prima personale in Cina è allestita nel 2000, presso il Museo d’Arte Moderna (ex CAFA) di Pechino. Nel 2003 vince, insieme a Georg Baselitz, il premio per la miglior opera alla prima edizione della “Biennale Internazionale d’Arte di Pechino”. Nel 2006-2007 è protagonista di un grande tour della Cina (Shangai, Urban Planning Exhibition Center; Chengdu, Sichuan Art Museum; Suzhou, Museum of Fine Art; Jinan, Shandong Art Museum; Dalian, Dalian Art Exhibition Hall; Xian, Shanxi Museum of Fine Art; Wuhan, Gallery of Fine Arts of the Wuhan Academy; Hangzhou, Museum of Fine Art), in occasione del quale il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Jinan gli conferisce la laurea ad honorem in pittura. Un riconoscimento importante che gli consente di tenere un corso di pittura presso l’Accademia di Wuhan. Risale al 2011 la personale “Diario Cinese”, allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e al Museo di Tianjin, in occasione dell’anno culturale della Cina in Italia. Nel 2012 realizza la mostra “The Male, the Female, the Sacred. Omar Galliani in dialogue with drawing tradition”, a cura di Manuela Lietti e Wang Huangsheng, allestita nella nuova sede del CAFA Art Museum di Pechino, progettata da Arata Isozaki.
In occasione dell’acquisizione del dipinto “Lontano da Xian” da parte del Museo Nazionale d’Arte della Cina (NAMOC), in Italia è stata prodotta da corsiero editore una cartella a tiratura limitata contente la realizzazione originale in litografia dell’opera.
Per approfondimenti sul lavoro di Omar Galliani, le mostre, le pubblicazioni e l’attività dell’Archivio è possibile visitare il sito www.omargalliani.com. Per ulteriori informazioni: info@omargalliani.com.
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www.omargalliani.com