Vi è chi soffre di dismorfofobia come pure chi vuole la riduzione delle cosiddette “maniglie dell’amore”, a pullulare il variegato mondo della chirurgia estetica. Un cosmo, quindi, dinamico e poliedrico, unito, però, dall’assoluto desiderio di stare bene con se stessi e di essere considerato.
Pur tuttavia, vi sono persone che, fin troppo semplicisticamente, etichettano coloro i quali ricorrono alla chirurgia estetica come soggetti psicologicamente malati. In verità, alcune forme estreme di chirurgia estetica portano a pensare ciò. Tuttavia, non è giusto gridare allo scandalo, quando è la stessa società che incute terrore e promuove immagini che non sono assolutamente semplici da seguire.
Indubbiamente, anche il mondo stesso della chirurgia estetica dovrebbe tornare alla normalità e, per una volta, non seguire il solo profitto. Ma in tutta onestà, quante persone sarebbero effettivamente disposte a non sottoporsi alla chirurgia estetica anche solamente per ringiovanire di qualche anno? Ovviamente, ognuno può sentirsi libero di esprimere la propria personale opinione, pur tuttavia, non dimenticando che farsi fare dei piccoli tocchi estetici è una esigenza richiesta da questo tipo di società in cui viviamo.
Non a caso, tante donne e uomini, scelgono questa strada per acquisire una maggiore sicurezza, per riavere un corpo, un volto più giovanile. Ma quanto di tutto ciò, in verità, non far sorgere sentimenti di compassione? Quel che è certo è che, seppure in maniera crudele, lo specchio riflette quello che si è e, non tutti, lo accettano. Quasi beffardamente, si vuole fare in modo di fermare il tempo ricorrendo, perciò, alla chirurgia estetica.
Di conseguenza, di fronte all’importanza attribuita all’apparenza nella nostra società, il ricorso alla chirurgia estetica si è moltiplicato. Questi processi non sono insignificanti, se strettamente inquadrati. In pratica, è divenuta prassi comune pensare di poter cambiare il proprio aspetto, pur di cancellare i segni del tempo. Addirittura, sono in crescita i soggetti che decidono di ricorrere alla chirurgia estetica all’estero. Quindi, è divenuto normale considerare la chirurgia estetica come una sorta di panacea, un mezzo per la cura e la bellezza del corpo.
Comunque, al di là delle valutazioni, delle considerazioni che si possono fare, al centro della questione della chirurgia estetica resta il fatto che non è assolutamente un atto banale e, questo tanto fisicamente quanto psicologicamente. D’altra parte, a differenza della chirurgia plastica e della chirurgia ricostruttiva, la chirurgia estetica influisce sull’aspetto cosmetico per migliorare l’aspetto fisico di una persona. In conclusione, è un qualcosa che va ad interessare l’integrità stessa del corpo umano e, pertanto, è bene valutarla nel suo complesso.