Pasquale, Francesco, Antonio, Vittorio, Simone, Antonio, Donato, Francesco, Tiziano, Angelo, Giuliana, Valentina. È la rosa degli 12 ragazzi in rappresentanza della Campaniache domani, sabato 12 maggio, parteciperanno alla seconda edizione della Winners Cup, un torneo di calcio coordinato dal Csi di Milano, sostenuto economicamente dalla Pirelli, promosso da Fiagop e dalle associazioni SIAMO (Società scientifiche italiane Insieme per gli adolescenti con malattie onco-ematologiche) e appoggiato dalla F.C. Internazionale che vede coinvolti pazienti ed ex oncologici tra i 14 e i 25 anni. L’appuntamento, che coinvolge 250 adolescenti, è sui campi del Centro Sportivo Suning, alla periferia nord di Milano.
La squadra campana è composta da dieci ragazzi e due quote rosa. Tra questi, due sono della provincia di Salerno, precisamente di Scafati. Sono tutti guariti dal cancro, tranne un giovane, ancora in terapia, che ha fatto di tutto perché il medico gli concedesse questa partita. Da mesi hanno scelto anche un nome che li identificasse: “Vesuviani Open”, che richiama il simbolo della Campania ma che è anche sinonimo di forza, energia e potenza. E poi un marchio stampato sul petto, quello dell’araba fenice, emblema della rinascita. Infine Open come - Oncologia Pediatrica E Neuroblastoma, l'associazione salernitana nata nel 2003 per volere di genitori di bambini e adolescenti malati di cancro e di medici impegnati a combattere contro queste patologie.
Quello che entusiasma più di tutto ognuno di loro è che giocheranno per divertirsi, conoscersi, distrarsi. L’obiettivo non sarà vincere ma sorridere su un prato verde, inseguendo una palla che qualcuno cercherà di mettere in rete. Perché loro hanno già vinto: parliamo di adolescenti e giovani adulti guariti dal cancro, ragazzi e ragazze che hanno superato la malattia e sperano di tornare a gioire delle cose più semplici. E perché non iniziando dalla Winners Cup, un evento che si prepara ad accogliere anche una delegazione da Parigi, allo scopo di tradurre quel campo da gioco in un osservatorio europeo sui tumori infantili.
«I ragazzi non vedono l’ora di scendere in campo- racconta il presidente Open Annamaria Alfani – e noi siamo molto felici di accompagnarli in questa meravigliosa esperienza, un’occasione per raccontare la vita, raccontare che sono vivi. Credo non ci sia cosa più bella che vederli giocare tutti insieme sotto lo stesso cielo…indossando una divisa e un paio di scarpette. Siamo abituati, purtroppo, a vederli in pigiama e a piedi scalzi»
GRAZIE A Se i Vesuviani Open scenderanno in campo non sarà solo per merito loro. Grande è stato il lavoro tecnico e preparatorio per questi ragazzi, oggi pronti a correre, ma che non molto tempo fa avevano problemi anche di deambulazione. Un grazie speciale va alla società del BeneventoCalcio, ai suoi mister e al suo presidente Vigorito, all’allenatore del Centro Caravaggio SportingVillage di Napoli che hanno offerto il loro sostegno non solo in termini preparazione tecnica e assistenza sportiva ma anche economicamente, sponsorizzando l’acquisto delle divise giallo – arancio con le quali scenderanno in campo domani. Un grazie infinito va agli accompagnatori Giuseppe Cucarano, Bruno Petrella, Antonella Spina e alla psicologia Valentina Vastola che hanno seguito la squadra sempre e ovunque. E un grazie grandissimo anche a Leonardo e ai suoi amici, che hanno festeggiato il suo compleanno facendo confluire tutti i regali in un salvadanaio: 7500 euro che serviranno per il viaggio, il vitto e l’alloggio della squadra per tre giorni a Milano.
LE EMOZIONI DELLA SQUADRA «Siamo una grandissima squadra ed anche se perdiamo, non importa – racconta Francesco -da quel campo usciremo più forti di prima, con il sorriso sulle labbra e a testa alta. Noi siamo piccoli, ma il nostro cuore è grande come il mondo. Basta crederci e combattere sempre, senza mollare e senza paura perché se siamo uniti questa battaglia potremmo vincerla».«L’importante è avere la consapevolezza di aver combattuto fino all’ultimo– aggiunge Tiziano - daremo l’anima, che la vita ha provato a toglierci».«Partecipo per la seconda volta– dice Simone - Sono fiero di avere compagni di squadra che condividono con me questa ‘sfortuna’ che per fortuna ormai è passata e infine sono davvero contentissimo di aver trovato persone come Peppe, Bruno, Antonella, Valentina, che sono persone davvero speciali e meritano tutto il bene del pianeta»