Venerdì 13 aprile, alle ore 17.30, al Centro Isiclass diretto dal prof. Rosario Pinto, Corso Vittorio Emanuele, 255, Nocera Inferiore, la presentazione del volume di Maresa Galli “Elicantropo. 20 anni tra sperimentazione e memoria”, Guida editori. Il critico d’arte e scrittore Rosario Pinto introduce e modera gli interventi di Lucia de Cristofaro, giornalista-scrittrice, direttore di Albatros Magazine e Angela Matassa, giornalista-scrittrice-autrice teatrale. Sarà presente l’Autrice.
Il teatro Elicantropo ha ricevuto il Premio Giuseppe Bartolucci nel 2001, con la seguente motivazione: “Piccola e viva realtà napoletana che ha saputo trovare la scintilla dell'invenzione nel travestimento di un minuscolo spazio destinato a esistere solo creandosi una nuova faccia a ogni spettacolo, e a coinvolgere chi vi assiste nell'autorappresentazione di un teatro di testo che continuamente si raddoppia. La raffinatezza delle scelte di Carlo Cerciello s'è andata modellando un mondo grazie alla fantasia espressiva dei suoi attori Paolo Coletta e Imma Villa in prima linea, spesso con il determinante sostegno produttivo di Vesuvioteatro: ed ecco l'Elicantropo, dopo “scandalosi” recuperi del '600 partenopeo, approdare grazie all’incontro con grandi autori contemporanei a una “crudeltà” che non smette di essere gioco nel riflettere una condizione umana condannata ai contagi repressivi e alla finzione”. Cerciello ha inoltre ricevuto una nomination al Premio Ubu per la ricerca nel 2000 e vinto il Premio Ubu nel 2002 insieme a Vesuvioteatro, produttore dello spettacolo, con la seguente motivazione: “Per l’impegno politico e sociale unito alla ricerca, espressi nel progetto coraggioso e popolare “Stanza 101”, ideato e diretto da Cerciello”. Nel 2008 è insignito del Premio ETI Olimpici del Teatro per “Nzularchia” di Mimmo Borrelli, nel 2009 riceve il Premio Hystrio per la carriera registica e nel 2015 il Premio della Critica Italiana ANCT per “Scannasurice” di Enzo Moscato.Il teatro vanta ventidue anni di attività creativa, spazio e vetrina per artisti che sono, nel tempo, diventati importanti autori, attori, registi, scenografi, costumisti, musicisti, danzatori, di sinergie costruite con altri spazi teatrali partenopei, di creazione di un rapporto con lo spettatore intimo, provocatorio, affascinante, rabbioso, di un rapporto politico, anni di riconoscimenti nazionali e locali.